Lammers tuona contro i nuovi musetti: “Regola senza senso”

Nella polemica sui nuovi musetti si è inserito, lunedì scorso, anche Bas Lammers. L’olandese del team Formula K è stato squalificato nella gara della KZ2 della Winter Cup dove aveva artigliato il secondo posto proprio per un’irregolarità al musetto. Il provvedimento è abbastanza singolare perchè, ai sensi del Regolamento CIK-FIA, la caduta del paraurti a sgancio provoca la penalizzazione di 30 secondi in aggiunta sul tempo finale di gara.

Un particolare, questo, che ha già suscitato diverse polemiche e contestazioni (non ultima la penalità inflitta a Giuseppe Fusco), ma con il quale la FIA vuole disincentivare i duelli troppo irruenti, arrivando però a esiti diversi e controversi.

Lammers reagisce così alla sua squalifica, attraverso la sua pagina facebook:

“Cari piloti, team, sponsor e sostenitori,

il nuovo sistema di paraurti a sgancio è la soluzione definitiva al problema dei contatti di gara o solo un’altra regola difficile da applicare che allontana la gente dal karting?

Noi piloti non siamo in grado di fare più niente. Abbiamo paura di sorpassare i nostri rivali e stare più vicino possibile dietro di loro per paura di perdere il musetto perchè se il nostro rivale vuole vincere ed è furbo, basta che freni un po’ di più o scali e noi perdiamo il musetto, prendiamo una penalità di 30 secondi per l’errore di un altro pilota. Abbiamo paura a saltare su un cordolo perchè possiamo sganciare il musetto e se succede ci prendiamo una penalità di 30 secondi.

Il karting non è uno sport di contatto, certamente lo sappiamo tutti, ma sono certo che molti di voi saranno d’accordo con me nel dire che queste regole allontanano le persone dal karting!

I team, gli sponsor e i costruttori investono molti soldi nelle gare, vere gare di alto livello.

E’ il momento di alzarci in opiedi e fermare tutte le cose senza senso e riportare il karting ai suoi valori!

Vorrei chiedere di condividere il messaggio e alzarvi tutti in piedi contro le regole senza senso.

Saluti, Bas Lammers”

E quella di Lammers, molto probabilmente, non sarà l’unica voce a essere contraria a questa nuova regola, ma il dibattito è ancora apertissimo.

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