La Porsche 919 Hybrid domina nei test del Paul Ricard

La Porsche 919 Hybrid #20 guidata dall’equipaggio Bernhard-Webber-Hartley

Al termine delle tre sessioni di prova al Paul Richard, la vettura che sembra essere più avanti delle altre in termini di sviluppo e affidabilità è la Porsche 919 Hybrid.
Al termine delle due sessioni diurne, il miglior tempo era dell’equipaggio #20 Bernhard-Webber-Hartley, con il crono di 1’41″788, tempo migliorato nella sessione notturna fino a 1’41″289. Il secondo miglior tempo complessivo è andato all’Audi #2 di Fassler-Lotterer-Tréluyer che pur abbassando il loro primato della mattina di oltre 0,7” non sono riusciti a far meglio della Porsche, rispetto alla quale hanno anche percorso parecchi giri in meno, totalizzandone 59.
L’attesa Toyota TS040 Hybrid con l’equipaggio Wurz-Sarrazin-Nakajima ha conquistato il quarto tempo complessivo, preceduta anche dalla Porsche #14. Le due Toyota hanno girato con due soluzioni aerodinamiche del frontale vistosamente differenti, una con la zona in corrispondenza dei gruppi ottici anteriori più arrotondata (stile Audi), l’altra decisamente più verticale (stile Porsche): la più veloce è risultata quella “arrotondata”. Che, fra le due, è anche quella che ha girato di più visto che ha completato 134 tornate, seconda in questa graduatoria soltanto alla 919 #20.

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