Auto elettrica, conviene?

Nel 2016 è ormai diffusa l’idea che l’alimentazione del futuro non riguardi né il diesel né la benzina, che oggi invece sono gli indiscussi leader del mercato. Molte persone, però, si chiedono se non sia arrivato il momento di vendere la propria auto usata, magari affidandosi ad un compro auto o ad un portale di annunci, per acquistarne una elettrica, puntando sull’eventuale convenienza che si può facilmente constatare sul prezzo del carburante.

Certamente non è semplice quantificare con esattezza quando si raggiunga la parità (break even point, economicamente parlando), rispetto all’acquisto di un’auto di simili dimensioni ma con altra alimentazione. La pecca attualmente più significativa delle auto elettriche, infatti, è rappresentata dal prezzo di acquisto iniziale, che solitamente si pone al di sopra delle auto a diesel o benzina della stessa categoria. Mediamente, possiamo considerare che due auto con simile target, dimensione e posizionamento sul mercato, di cui una elettrica ed un’altra no, differiscano per circa 5.500 euro. Questo numero è ovviamente approssimativo, e si basa sulla considerazione dei più famosi modelli elettrici di utilitarie in circolazione nel settembre 2016 confrontati con le rivali dirette presenti sul mercato. La fascia di riferimento prende in considerazione veicoli che si collocano tra i 20.000 ed i 30.000 euro di prezzo.

BOLLO AUTO Attualmente non vi sono delle agevolazioni particolarmente significative per i possessori di automobili elettriche. In questo la nostra legislazione è sicuramente più arretrata di altre, con il risultato che nel nostro paese circolano lo 0.1% di auto elettriche al momento, contro il 10% e oltre di molti stati del Nord Europa.

Quanto al bollo auto, tuttavia, esso rappresenta il maggior contributo che le normative vigenti dispongono a favore di chi acquista un’auto elettrica: le macchine circolanti a zero emissioni, infatti, sono completamente esentate dal pagamento del bollo auto. Sempre con riferimento a dei modelli simili e nella fascia di prezzo in esame, possiamo considerare che il bollo per delle automobili del genere ammonti mediamente a 350 euro ogni anno. Questo significa che, assumendo di possedere uno di questi due modelli per sette anni, il risparmio relativo all’imposta per chi sceglie l’auto elettrica ammonterà a 2.450 euro.

COSTO DEI CHILOMETRI PERCORSI Il costo dell’energia elettrica, si sa, non è costante, in quanto tende a diminuire nei weekend e durante la notte, quando vi è meno domanda di corrente da parte delle industrie. Per i fini di questa analisi, comunque, sarà necessario stimare un prezzo medio: considerando che si scelga di ricaricare quasi sempre l’auto durante la notte, quando essa non serve, e solo sporadicamente in settimana durante il giorno, possiamo assumere che la tariffa ammonti a 0.27 euro per kilowatt. Considerando i modelli più famosi di auto elettriche ed andando ad esaminare i consumi medi, possiamo assumere che questo porti il costo medio della percorrenza di un chilometro a 6 centesimi di euro.

Ripetendo la stessa analisi su auto alimentate a benzina o diesel, i costi si rivelano molto più significativi -prendiamo come riferimento una cilindrata di fascia 1.4-1.6-. Il costo per ogni chilometro percorso, assumendo costanti i prezzi del carburante attualmente applicati dalle più note catene di stazioni di rifornimento, va anche a raddoppiare: si parte dai 9 centesimi per arrivare anche ai 13. Assumiamo un valore medio di 11 centesimi e supponiamo di percorrere 20.000 chilometri all’anno: dopo sette anni, il proprietario di auto elettrica avrà speso 8.400 euro, contro i 15.400 sborsati da chi ha scelto l’alimentazione tradizionale. Questo significa un ulteriore risparmio di 7.000 euro tondi, almeno con i dati presi in considerazione.

TAGLIANDO Per via della componentistica, del funzionamento del motore e degli incentivi, anche le spese relative al tagliando sono di gran lunga inferiori per chi possiede un’auto elettrica. Sempre stando ai parametri utilizzati fin’ora, il prezzo medio di una revisione per auto tradizionale ammonta a circa 330 euro, contro i 75 di chi ha scelto il livello zero di emissioni. Questo comporta un ulteriore risparmio non da poco, considerando che nell’arco di tempo da noi preso in esame se ne andranno ad effettuare per lo meno due.

CONCLUSIONI Certamente non è possibile adattare, in un contesto così pieno di variabili, alle esigenze di ogni automobilista un confronto preciso. Andrebbero conteggiate anche le eventuali spese straordinarie, che non si possono prevedere, in quanto un guasto può accadere ad un modello diesel come ad uno elettrico, ma anche questa sarebbe una voce da ricomprendere in un calcolo dei costi. Quel che si può dire, però, è che sicuramente per moltissime persone, soprattutto se assidui guidatori nei centri urbani, la scelta di un’auto elettrica si può rivelare molto conveniente. Vendere un’auto ad alimentazione diesel/benzina per acquistarne una elettrica, quindi, significa quasi certamente un risparmio. Oltre a ciò, si contribuisce ad una di quelle piccole scelte che, anche se singolarmente non possono cambiare il mondo, contribuiscono nel proprio piccolo a renderlo un posto migliore con un’aria più pulita.

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