E-fuels, a Porsche serve la CO2 | Ecco il piano per catturarla dall’atmosfera
Un piano perfettamente architettato da Porsche per riuscire ad avere la CO2 di cui ha bisognosi ecco come è possibile.
Dopo il 2035 sembra che ci saranno notevoli cambiamenti in merito ai carburanti che sarà possibile utilizzare per l’alimentazione delle automobili. Sembra che una delle migliori possibilità che la tecnologia attuale sia quella dell’utilizzo dell‘anidride carbonica.
Il processo di alimentazione delle macchine, con la CO2, è stata pensata dal marchio Porsche che ha però bisogno di un metodo efficace e che non risulti essere troppo costoso per tutti coloro che amano la casa automobilistica e non sono pronti a rinunciare ai suoi prodotti.
Il processo che porterebbe all’utilizzo dell’anidride carbonica al posto del classico carburante catturerebbe la CO2 togliendo dall’aria quella presente. Per poterlo fare la casa automobilistica sta mettendo appunto un impianto complesso che sarà costruito in Cina.
Uno dei prototipi di questo impianto verrebbe presenta allo stand dedicato alla Porsche presso il prossimo Salone di Monaco. Ma come funzionerebbe la raccolta della CO2 e soprattutto, perché bisognerebbe utilizzare i carburanti sintetici?
Perchè i carburanti sintetici sono il futuro
Denominati anche e-fuels, i carburanti sintetici vengono prodotti da energie rinnovabili che permettono ai motori termici di funzionare in maniera perfetta nella quasi totale assenza delle emissioni, che ricordiamo essere, uno dei più grandi problemi dell’ambiente.
L’attenzione nei confronti dell’argomento è cresciuta in maniera esponenziale dopo lo scorso marzo quando la Commissione Europea ha posto il divieto totale di vendita di veicoli commercial leggeri e autovetture che non impieghino carburanti di tipo sintetico. Insomma, di qui a breve trovare delle fonti di energia alternative per la propria automobile si rivelerà di vitale importanza per tutte le aziende automobilistiche.
Come la CO2 verrà catturata
Se lo scopo è quello di ridurre in maniera considerevole la CO2 presente nell’atmosfera, senza produrne altra, ovviamente la risposta sta nell’utilizzo della stessa. Una tecnologia che in casa Porsche viene denominata Dar, acronimo che sta ad indicare Direct Air Capture quindi la cattura diretta dell’aria.
In buona sostanza l’aria che viene raccolta è depurata dei suoi residui di grandi dimensioni e quindi convogliata all’interno di un filtro. La CO2 che si deposita viene quindi raccolta e stoccata all’interno di serbatoi. Il sistema Porsche unisce l’anidride carbonica all’idrogeno per produrre metanolo che si trasforma in carburante sintetico.