Moto Gp, terremoto in vista del Mondiale: il cambiamento è ufficiale

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La Grand Prix Commission ha varato una serie di importanti modifiche al regolamento MotoGP. I cambiamenti più rilevanti hanno riguardato molto la formula delle gare e poco le modifiche tecniche. Sprint race, divieto dell’abbassatore anteriore e tanto altro

Le nuove modifiche in vigore dal 7 novembre scorso incideranno sia sulla preparazione tecnica che sulle performance di gara ma difficilmente saranno percepibili dagli spettatori. Il primo passo è stato approvare una modifica all’assegnazione dei punti.

Se in nessuna delle gare sono stati completati almeno 3 giri e non è possibile riprendere, la gara è considerata nulla e non saranno assegnati punti. Con più di tre giri completati ma meno del 50% della distanza di gara originale verrà assegnata la metà dei punti.

Le sprint race si correranno il sabato pomeriggio prima di ogni Gran Premio. Saranno lunghe la metà di una gara normale e assegneranno punti ai primi nove classificati: 12 al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto e così via. Il punteggio non sarà cumulato a quello del mondiale, ma farà parte di una classifica a sé stante. È importante sottolineare che la griglia di partenza del gran premio non sarà determinata dall’ordine di arrivo della sprint race, ma ricalcherà i tempi ottenuti nelle qualifiche.

Riguardo alle qualifiche per la gara, la GP Commission ha approvato il principio che la Direzione Gara, a sua discrezione, possa derogare al requisito che un pilota abbia ottenuto, in qualsiasi sessione, un tempo inferiore del 105% rispetto al pilota più veloce di quella sessione.

Novità tecniche

Le novità tecniche cominciano dal serbatoio della MotoGP. La capacità massima del serbatoio per le gare sprint è stata confermata: 12 litri. Inoltre è stato confermato anche che la struttura principale del serbatoio deve essere interamente in acciaio o alluminio.

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Dopo aver consultato i fornitori è stata dichiarata non consentita la costruzione di mozzi per i dischi dei freni in materiali compositi (tra cui fibra di carbonio rinforzata, fibra di vetro e simili). Gli unici materiali ammessi sono le leghe di magnesio e alluminio. Un’altra modifica riguarda l’altezza minima del forcellone. Tutte le moto dal 2023 dovranno avere una altezza minima da terra di 35 mm, contro i 20 delle ultime stagioni.

In ultima istanza, a seguito degli incidenti in cui le tute di pelle si sono aperte mentre i piloti erano in pista, è stato concordato con i produttori un nuovo sistema di fissaggio. L’uso di tute dotate di questo sistema è ora obbligatorio.

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Gaetano Napolano