Perchè tutti si confondono tra tagliando e revisione, e perché solo una delle due pratiche è OBBLIGATORIA
Nell’universo della manutenzione dell’auto, è assai diffusa e comune tra gli automobilisti la confusione tra il tagliando e la revisione.
Per viaggiare in sicurezza, non solo prima di affrontare lunghi tragitti ma anche sui percorsi più brevi che si effettuano ogni giorno come quello casa-lavoro, al di là del rispetto delle regole del Codice della Strada, di uno stile di guida idoneo, è fondamentale prendersi cura della propria auto.
Che sia essa nuova o magari abbia qualche anno sulle spalle, non c’è automobile che non abbia bisogno periodicamente di una controllata, quello che comunemente si definisce come check-up, una vera e propria visita per misurare le sue condizioni di salute.
Anche perché come da indicazioni del costruttore, su qualsiasi libretto di uso e manutenzione che si rispetti, dopo un numero di chilometri o dopo qualche tempo, alcune componenti del veicolo necessitano di essere controllate e anche sostituite. Questo al fine di evitare guasti o addirittura rimanere a piedi.
Ma c’è ancora chi fa un po’ di confusione nel campo della manutenzione della propria auto, il che potrebbe diventare un problema soprattutto nel caso di obblighi previsti dalla norma del Codice della Strada. Perché ancora c’è qualche automobilista che confonde tra loro il tagliando e la revisione. Sono due cose diverse tra di loro come vedremo.
Tagliando e revisione: una facile confusione
La cosa ancora più importante è che a livello legislativo, e quindi di oneri che toccano al conducente, una delle due pratiche è anche un obbligo di legge mentre l’altra è più che altro una responsabilità in capo al conducente al fine di guidare in sicurezza e far durare più a lungo la vita della sua auto. Infatti proprio a questo serve il tagliando, che non è un obbligo previsto dalla legge, ma è una forte raccomandazione, vediamola così.
Far controllare dal proprio meccanico di fiducia il livello dei liquidi, pneumatici, dispositivi di illuminazione e componenti, come da consigliato da libretto e scadenze del costruttore. Quella che è obbligatoria per legge, a cui l’automobilista non può proprio dire di no, è la revisione.
Solo una delle due pratiche è obbligatoria
Si tratta di un vero e proprio esame a cui periodicamente viene sottoposta l’auto presso centri autorizzati o presso la Motorizzazione Civile, al fine di accertare le condizioni tecniche della stessa, di funzionamento delle sue componenti e anche il livello di emissioni, rispetto ai limiti previsti dalla legge e al fine di garantire una circolazione in sicurezza.
La revisione va effettuata dopo 4 anni per le auto di prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni. Una scadenza da non mancare e da segnare sull’agenda perché senza revisione non si può circolare e i trasgressori vanno inevitabilmente incontro a una serie di sanzioni non solo pecuniarie ma anche accessorie molto pesanti, come il fermo del veicolo.