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Semaforo rosso: da ora in avanti ne vedrai sempre meno se installi questa App

Semafori e traffico in città
Semafori e traffico in città (Corporate+)-tuttosuimotori.it

Il ruolo del semaforo reca con sé anche qualche svantaggio per gli automobilisti, in termini di tempo in coda: ecco una probabile soluzione.

La questione del traffico nelle grandi città è da sempre un tema centrale nel dibattito sulla circolazione e sulla ricerca di soluzioni per renderla il più scorrevole possibile. Sempre più popolose le città, sempre di più auto e mezzi di trasporto in movimento. E non è solo un fatto di ordine e fluidità della circolazione.

Il traffico intenso svolge purtroppo un ruolo centrale anche nelle emissioni inquinanti, che si fanno particolarmente elevate in corrispondenza di incroci e soprattutto semafori, dove lunghe file di auto e veicoli di ogni genere, attendono che il rosso finalmente diventi verde.

Il semaforo è in effetti un dispositivo fondamentale nel sistema di circolazione urbana ma ha i suoi svantaggi, alcuni legati allo stesso accumulo di traffico, e quindi ulteriore inquinamento, altri ai costi per esempio legati alla sua manutenzione e al suo funzionamento, inevitabilmente legato al consumo di energia elettrica.

In fatto di semafori, è il gigante del web, Google, ancora una volta a venire in aiuto degli automobilisti di tutto il mondo. Si sa quanto Google Maps per esempio sia utilizzata oggi per orientarci e spostarci in lungo e in largo, come app di navigazione, ma questa volta è diverso.

Semafori e intelligenza artificiale: l’idea di Google

Quello che si sta cercando di fare con il progetto dal nome “Green Light” e capiremo il perché, è proprio potenziare il collegamento tra i dati del colosso del web e la rete dei semafori delle grandi città. L’incrocio tra il database e il funzionamento dei semafori dei vari contesti urbani servirà a intuire dove è più necessaria la presenza del colore verde con il conseguente effetto di smaltimento del traffico.

Questo non sarà utile solo agli automobilisti che sprecano tantissimo del loro tempo in coda ai semafori ma soprattutto terrà a bada gli altissimi livelli di emissioni che, proprio in corrispondenza della folla di veicoli ai semafori, si registrano. Nel progetto “Green light” svolge un ruolo fondamentale l’intelligenza artificiale e il tutto è già stato testato in alcune realtà urbane, metropoli di differenti Paesi.

Il colosso del web, Google
Il colosso del web, Google (Depositphotos)-tuttosuimotori.it

Smaltire l’eccesso di traffico e diminuire le emissioni

Da Seattle a Manchester, fino ad Amburgo, delle quali sono stati individuati in tutto 70 incroci: in corrispondenza di essi, i semafori sono stati programmati attraverso l’aggiornamento di Google, attraverso il quale sarà possibile gestire durata del verde o del rosso a seconda delle esigenze del traffico.

Quello che ci si aspettava dai test erano risultati reali che ci sono effettivamente stati: presso gli incroci individuati, si sono fermate il 30% delle automobili in meno e per quanto riguarda il fattore inquinamento, si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 10%. Si spera che quindi questa tecnologia possa essere adottata in tutti gli altri grandi centri urbani.