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Europeo KZ1-KZ2 a Sarno: le pagelle

Come consuetudine, proponiamo all’attenzione dei lettori alcune pagelle sulle prestazioni più significative del primo round del Campionato europeo KZ1 e KZ2 svoltosi a Sarno.

KZ2

Alberto Cavalieri: 10 Bravissimo e sfortunato riesce a completare un piccolo capolavoro, riuscendo a infilare il suo Gold/Righetti Ridolfi in mezzo all’armata Tony Kart capitanata da Luca Corberi, approfittando della sua penalità per portarsi in pole position alla finale. Poi però la sfortuna ci mette lo zampino e compromette quello che poteva essere un weekend da applausi. Sarà per il prossimo round.

Marijn Kremers: 9 Se non c’era Cavalieri, il primo che è stato in grado di impensierire la vittoria di Fasberg è stato proprio il pilota BirelART, che dopo una buona prefinale riesce addirittura a passare al comando, prima di essere risuperato dallo stesso pilota danese. Di certo, uno dei migliori interpreti di questa classe.

Luca Corberi: 7 Sarebbe stato un weekend perfetto per il pilota ufficiale Tony Kart, con la vetta solitaria al termine delle batterie, se non fosse stato per un errore imperdonabile, quello di “saltare” la partenza al via della prefinale, scattando prima che i semafori rossi si spegnessero. Sanzione che lo ha portato dalle stelle alle stalle, compromettendo anche la finale, che poteva vederlo vittorioso.

Felice Tiene, Pedro Hiltbrand, Fabian Federer: 9 Il trio del team CRG (al quale aggiungiamo anche Mark Siebecke, del quale parleremo tra poco) porta a termine in finale un weekend di grande sostanza, che era iniziato sotto il segno dei rivali del team Tony Kart, che avevano conquistato i primi 3 posti in griglia nella prefinale. In finale, però, il trenino dei 3 kart nero-arancio ha in parte ribaltato i valori in campo, anche se da battere, alla fine, c’è sempre un Tony.

Maik Siebecke: 7 Il voto per la sua sesta posizione in finale è un misto tra la sfortuna capitata durante la seconda batteria, testimoniata anche dal fatto che nelle rimanenti coglie due vittorie, la prefinale in rimonta e la finale in cui, nonostante riesca a risalire diverse posizioni, non riesce ad accodarsi ai 3 compagni di squadra, perchè non centra l’obiettivo di saltare davanti a Kremers.

Andreas Fasberg: 8 Vince la finale, ma non per qwesto è esente da responsabilità: approfitta dei guai di Corberi prima e Cavalieri poi per prendere la testa della finale e comandare il plotone Tony Ksrt, ma rischia la leadership quando viene superato da Kremers e Hiltbrand. Ha la forza di recuperare lo svantaggio e battere entrambi, portando il team di Robazzi ancora una volta sul gradino più alto del podio.

Luigi Musio: 8 E’ un’altra delle sorprese di questo primo round dell’Europeo, che batte senza troppi complimenti piloti del calibro di Jorge Pescador. Riesce ad arrivare a un settimo posto che avrebbe dell’incredibile, se non fosse per il colpo di sfortuna che gli capita in prefinale a causa di un problema tecnico. La rimonta in finale finisce per essere solo una magra consolazione.

KZ1

Flavio Camponeschi: 10 e lode Sembrava destinato a soccombere al ciclone Ardigò, ma quello che combina in finale è sensazionale, oltre che straordinario: va ad affrontare proprio il compagno di squadra nonchè iridato 2014, si prende con la forza una vittoria che lo proietta in testa ala classifica e, forse, nelle gerarchie del team.

Ben Hanley: 10 e lode  L’inglese fa qualcosa che nessuno all’inizio del weekend si sarebbe mai aspettato, infilando un secondo posto in finale costruito già dalle qualifiche, dove parte terzo, e nelle batterie, dove è addirittura secondo, poi in prefinale e finale i risultati sono gli stessi, riuscendo anche lui a infilare Ardigò.

Marco  Ardigò: 9 Voleva essere il dominatore di questa prima tappa dell’Europeo e fa tutto alla perfezione: primo in qualifica, primo nelle 3 batterie, zero punti e primo in finale. Peccato che quando da dietro è arrivato Casmponeschi il xuo sogno di dominio si è infranto e, adesso, più che un compagno, potrebbe avere un rivale in casa.

Jordon Lennox-Lamb, Mirko Torsellini, Rick Dreezen: 8 I piloti equipaggiati con telai BirelART stanno facendo progressi evidenti e dopo un inizio problematico riescono a rimanere stabilmente nelle prime 10 posizioni in classifica. Peccato che in questo caso ci sia stata di mezzo anche la sfortuna, con il pilota belga che è stato costretto al ritiro a metà della finale.

Jeremy Iglesias: 9 Anche per il team francese CPB Sport è arrivato il momento di iniziare a raccogliere le soddisfazioni per il lavoro che stanno facendo e così, dopo il brilòlante risultato in WSK, Iglesias si mette in evidenza anche nell’Europeo, con una gara di sostanza che lo porta a ridosso del podio.

Simo Puhakka: 7 Il finnico risce ancora una volta a tenere alto l’onore del team CRG, dimostrandosi ancora una volta prima guida della factory di Tinini, con un weekend di gara in crescendo,. soprattutto in finale dove conclude al sesto posto, anche se a 8 secodi da Camponeschi (lontano, ma non lontanissimo).

Davide Forè: 6 Recita l ruolo del gregario all’interno del team CRG e lo fa ottimamente, anche se la distanza da Puhakka in questa gara si è vista sia in qualifica che in gara.

Paolo De Conto: 5 Dopo la brillante prova in WSK di Muro Leccese, vanificata solo dalla sfortuna, il veneto torna a vivere un weekend di sofferenza, che comunque lo porta al 13. posto della finale. Un peccato, perchè la velocità dimostra di averla.