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Hamilton vince in Russia e la Mercedes festeggia il titolo costruttori

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton

Per tutto il fine settimana, Lewis Hamilton ha dimostrato una netta superiorità, concludendo il weekend con una bella vittoria, la prima della storia, sul tracciato russo.
Con questa vittoria, Hamilton conquista il suo trentunesimo successo personale, in nono in questa stagione. Grazie alla doppietta di oggi, la Mercedes conquista il titolo mondiale costruttori, fermando, finalmente, la Red Bull, che ha dominato 4 stagioni.
La vittoria è stata messa in discussione da Nico Rosberg, ma solo alla prima staccata. Il tedesco è riuscito a prendere la scia del compagno di squadra dopo il via, arrivando davanti alla prima curva, ma sbagliando il punto di frenata. Il bloccaggio successivo è stato fatale per le ambizioni di vittoria di Rosberg, il quale ha spiattellato le gomme ed è dovuto rientrare per montare gomme medie, che ha tenuto sino al termine della gara.
Il figlio d’arte, però, ci ha regalato una bellissima rimonta, classificandosi secondo al termine della gara. Al secondo giro Nico era penultimo, quindi ha letteralmente scalato la classifica.
L’unico ad avere un passo vicino a quello dei piloti Mercedes, è stato il finlandese della Williams Valtteri Bottas.
Il finlandese, infatti, aveva un passo leggermente più lento dei due piloti delle frecce d’argento e ha cercato di conservare la seconda posizione. Ma poi Rosberg ha iniziato a spingere come un pazzo e ad inanellare giri record che hanno messo le giuste distanze tra i due piloti.
Comunque, a confermare la superiorità delle power unit Mercedes, c’è stata anche la rimonta di Massa, classificatosi quarto alla fine della gara.
Quinto e sesto posto per le due monoposto di Woking, con Button che ha preceduto Magnussen.
Il primo classificato con power unit “non Mercedes” è Fernando Alonso con una gara che, viste le premesse, è stata abbastanza positiva. Dietro di lui troviamo le due Red Bull, con Ricciardo che ancora una volta precede Vettel.
Meglio del solito Kimi Raikkonen, nono al traguardo e aggressivo abbastanza da resistere a Perez, soltanto decimo al traguardo.