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Il mercato italiano mai così in basso dal 1977

Anche a novembre il mercato italiano dell’auto fa registrare risultati pesantemente negativi, con un rosso ancora una volta a due cifre. Secondo i dati ufficiali diffusi dal Ministero Infrastrutture e dei Trasporti, il mese scorso sono state immatricolate 106.491 vetture, pari a una flessione del 20,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. Negli ultimi undici mesi complessivamente le consegne si sono fermate a 1.314.868 unità, 323.000 in meno rispetto al parziale dell’anno scorso, con una flessione del 19,7%. In definitiva questi dati confermano una preoccupante parabola discendente, con continui “rossi” che si protraggono ormai da settembre 2011 e che – secondo l’Anfia – fanno piombare il comparto al livello del 1977. In calo anche l’usato. L’Unrae, l’associazione delle Case estere, punta il dito da tempo contro i costi e la fiscalità che gravano in maniera spropositata sull’auto (tasse, assicurazioni, carburanti, pedaggi), i quali la penalizzano ancor più in questo momento di crisi economica generalizzata. “La soluzione di questa crisi strutturale – ha commentato il presidente Jacques Bousquet – non sembra essere vicina e non c’è nulla in preparazione che possa essere di aiuto verso un settore così importante per l’economia nazionale”. Secondo le previsioni, il 2012 si chiuderà con un mercato che supererà di poco la soglia dell’1,4 milioni di vetture. In questo contesto calano del 4,3% (374.122 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture) anche le vendite di auto usate, una riduzione che da gennaio a novembre raggiunge il 9,2%. La crisi e il caro carburante stanno di fatto ridisegnando gli equilibri del mercato con una crescita esponenziale delle vetture a basso impatto ambientale. Le auto alimentate a Gpl , infatti, a novembre registrano un incremento del 179,31% (passando da 4.660 a 13.016 unità) rispetto allo stesso periodo del 2011, quelle a metano del 51.20% (da 3.160 a 4.778). Anche le  ibride risultano in notevole aumento (+115,72%) seppur con volumi più contenuti (837 esemplari; un anno fa erano 388). Sempre esiguo, invece, il numero delle elettriche: a novembre ne sono state immatricolate 25 (sette in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa). A novembre il Gruppo Fiat ha immatricolato 31.666 auto, con una flessione del 16,6% rispetto alle 37.968 dello stesso mese del 2011. Negli undici mesi, invece, ha perso 19,46%, anche se la quota di mercato è rimasta pressoché invariata al 29,65% (era 29,56%). Nell’ambito dei singoli marchi, Fiat perde il 13,73%, Lancia/Chrysler il 23,42%, Alfa Romeo il 25,74%, Jeep l’11,42%. Numeri negativi anche per i marchi di lusso: la Ferrari lascia sul terreno il 27,78% e la Maserati l’83,33%. In passivo anche i Costruttori stranieri. Con nessuna eccezione. Il Gruppo Volkswagen ha subito un calo del 25,47% passando dalle 17.341 vetture immatricolate l’anno scorso alle 12.924 di novembre 2012. Il Gruppo Psa perde “solo” il 10,17% mentre risultano più o meno pesanti i passivi di Gm (-31,51%), Ford (-20,98)%, Renault (-36,36%), Daimler (-20,43%). Tiene abbastanza Hyundai-Kia (-5,77%), mentre sono tutto sommato contenuti i rossi di BMW (-14,54%), Toyota (-10,92%) e Nissan (-16,74%).