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In ricordo di Jules Bianchi e della sua carriera in kart

Jules Bianchi è morto stanotte nell’ospedale di Nizza dov’era ricoverato a seguito del drammatico incidente che lo ha visto sfortunato protagonista nel corso del Gran Premio del Giappone. Tutti lo ricordiamo per le sue imprese in Formula 1, tra cui i 2 punti artigliati a Suzuka, ma il suo grande talento era sbocciato ben prima, e più precisamente nel karting. Jules infatti esordisce nel 2004 e da subito si rivela un grande talento,  visto che nella 100 ICA-Junior arriva secondo sia nel campionato francese che in quello continentale, dove terminerà dietro a un altro talento che si sta mettendo in luce che è Stefano Coletti.

L’anno dopo si trasferisce in Asia per cimentarsi nella categoria superiore, la Formula A, e non fallisce l’obiettivo, andando a vincere il titolo e poi guadagnandosi un’altra vetrina quando arriva quarto al Mondiale. Il 2006 è l’anno in cui, però, il talento kartistico di Juiles esplode in modo netto, visto che si cimenterà in 2 categorie: la Formula A e la Super-ICC; nella prima arriva secondo nella World Cup, vince il titolo in Francia, arriva secondo nella Winter Cup, terzo nel Campionato italiano Open Masters e quinto nell’Europeo. Nella classe a marce vince la WSK International Series e arriva quinto al Campionato del mondo.

Il suo talento, in breve, si è messo in luce anche nelle monoposto, arrivando fino in Formula 1, ma quel drammatico incidente a Suzuka, dove aveva trovato il secondo posto in Coppa del Mondo, ha chiuso per sempre il sogno di chi ha creduto che quel giovane pilota francese potesse, prima o poi, ambire al traguardo iridato.