Juan Pablo Montoya: confessione bomba su Schumacher: “nessuno lo hai mai voluto sfidare sul serio” | Ecco perché
Juan Pablo Montoya ex pilota di Formula 1 torna per la prima volta a parlare di Schumacher e del timore referenziale che in molti avrebbero nei suoi confronti.
Juan Pablo Montoya ex pilota di Formula 1 di origini colombiane, negli anni 2000 è stato uno dei protagonisti del campionato campionato mondiale di F1. È stata la Williams e alla McLaren, probabilmente senza ottenere il successo che avrebbe meritato.
Classe 1975 ha dato del filo da torcere a moltissimi piloti che negli anni in cui Schumacher era considerato il resto assoluto della pista, cercarono di darsi in battaglia. Campione della F 3000 internazionale nel 1998, nella formula cart l’anno successivo, due volte vincitore delle 500 miglia di Indianapolis, per 3 volte sul primo gradino della 24 ore di di Daytona. In Formula 1 ha vinto sette gran premi.
Nel mondo dei corsi è stato sempre visto come uno dei piloti con il carattere più duro, schietto e mai banale, non di rado qualche sua manovra azzardata ma fatte etichettare come poco corretto in pista. Ma nonostante ciò sono ancora molti coloro che ricordano le sue gesta.
In una recente intervista Juan Pablo, è tornata a parlare della Formula 1, ma anche della Ferrari, dell’attuale Red Bull e dello strapotere Schumacher. Ecco tutto quello che avrebbe detto.
Montoya parla del passato della Formula 1
Juan Pablo Montoya di recente ospite del podcast “Beyond the Grid”, ha parlato dell’argomento che è meglio conosce, ovvero della Formula 1, sia del passato che del presente. In particolare l’ex pilota si è soffermata sulla Ferrari del passato.
“Ho vissuto anni in cui battere la Ferrari era quasi impossibile, proprio come sfidare la Red Bull oggi”. Poi dopo queste informazioni si è sbilanciato su quelli che sono stati alcuni episodi che in pista l’hanno visto protagonista, contro la leggenda Michael Schumacher. “In pista non penso di essere mai stato troppo duro con lui, anzi… trovavo fastidioso l’atteggiamento degli altri piloti. Nessuno lo sfidava per davvero. Quando lo vedevano arrivare negli specchietti sembrava si dicessero: “Oh, arriva Michael, non facciamo ca***te”. Così si scansavano. Questo mi faceva infuriare”.
E poi un salto nel presente
Secondo Montoya attualmente i piloti sarebbero fin troppo amici, quasi da dimenticarsi che sono rivali in pista. “Ora, tra social network e quant’altro, i compagni di squadra sembrano migliori amici”.
Un clima totalmente diverso dal passato dove l’ostilità era ai massimi livelli. I piloti di un tempo erano convinti che in pista non potessero esserci amici, solo rivali.