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Rosberg vince in Austria: si infiamma la corsa al titolo!

In Austria si è visto l’ennesimo dominio Mercedes ma, questa volta, a vincere è stato Rosberg

Sembra che Nico ci abbia preso gusto, conquistando la seconda vittoria su tre gare.
Dopo una partenza perfetta, il pilota tedesco si è subito infilato alla prima curva, non curandosi della chiusura di Hamilton, che si è dovuto accodare al compagno, tentando di attaccarlo nei primi giri.
Seconda posizione per Hamilton che, a parte gli attacchi portati al compagno di squadra quando ancora i distacchi erano relativamente contenuti, non ha mai impensierito Rosberg, complice anche una penalità di cinque secondi comminata al pilota anglocaraibico in seguito all’attraversamento della linea bianca che delimita l’uscita della pitlane.
Purtroppo per lui, Hamilton non ha saputo sfruttare la partenza dalla pole position e questo circuito, per cui lui ha manifestato una certa antipatia, a questo punto della stagione potrebbe essere “fatale”. Soprattutto per il morale dei piloti, visto che Rosberg adesso è vicinissimo in classifica al compagno di squadra.
Chiude il podio un buon Felipe Massa, in gran spolvero anche in questa occasione: il brasiliano ha sfruttato la “disgrazia” di Vettel per accumulare un pò di vantaggio e tenere le gomme più fresche possibili per contenere l’attacco di Vettel, e festeggiando il podio come fosse una vittoria, a conferma della grande prestazione che ha dovuto tirare fuori oggi. Viste le prestazioni di Felipe negli ultimi due anni, probabilmente qualcuno in casa Ferrari si sta mangiando le mani.

Seconda gara consecutiva senza podio per la Ferrari. Per la seconda volta consecutiva, a sbagliare non sono stati i piloti. Se in Canada, Kimi Raikkonen aveva sofferto una mappatura della centralina sbagliata, oggi Vettel ha avuto un problema durante il pit stop, a causa di una dado spanato. Non è la prima volta che succede e forse gli ingegneri dovrebbero iniziare a pensare ad una soluzione diversa per il fissaggio del pneumatico.
Guardando i tempi sul giro, ed i distacchi finali, possiamo facilmente dire che Vettel avrebbe potuto impensierire Hamilton, visto che l’inglese ha tagliato il traguardo con quasi dieci secondi di vantaggio su Vettel, gli stessi dieci secondi persi al box per tentare di fissare il dado.

Quinta posizione per Valtteri Bottas, seguito da uno strepitoso Nico Hulkenberg. Se stessimo scrivendo delle pagelle, daremmo a tutti e due un bel 9 e mezzo. Non per il risultato, ma perchè se non fosse stato per loro, la gara sarebbe stata davvero noiosa: i due piloti, infatti, hanno battagliato a lungo, facendo a sportellate e picchiando come due fabbri. E’ questa la Formula 1 che ci piace.
Nico ha dovuto cedere soltanto a pochi giri dalla bandiera a scacchi, quando non aveva più grip a causa degli pneumatici finiti. Nico, comunque, è l’ultimo pilota a pieni giri.
In base a quanto si sente dire nel paddock, però, tra i due piloti non c’è solo una battaglia per i risultati, perchè a quanto pare, uno dei due sarà chiamato dalla Scuderia Ferrari per accomodarsi su una delle due Rosse di Maranello.

Settima posizione per Pastor Maldonado, che porta punti in casa Lotus per la Terza Volta consecutiva, anche se il piazzamento dei due piloti della Force India, hanno permesso al team del magnate indiano Vijay Mallya di superare la Lotus nel campionato costruttori, facendo scivolare il team britannico in sesta posizione. Il venezuelano ha fatto un’ottima gara, battagliando per molti giri con Verstappen che, non avendo velocità in rettilineo, si è dovuto dare un gran da fare con staccate da paura, finchè, durante il penultimo giro, gli hanno comunicato dai box che la battaglia era ufficialmente finita: “Se senti vibrare in frenata è normale. Abbiamo finito i freni anteriori”.
Pastor, comunque, non ci ha fatto mancare il solito brivido domenicale, rischiando un botto in velocità sul rettilineo dei box quando, con DRS aperto, ha dato una brusca sterzata per affiancare Verstappen.

Nona posizione per Sergio Perez, che ha preceduto Daniel Ricciardo. L’australiano, a sua volta, ha dovuto battagliare a lungo con Nasr per conquistare un punto iridato che vale oro, visto il notevole deficit tecnico che la Red Bull sta accusando in questa stagione.

Dodicesimo Kvyat, seguito da Ericsson e Mehri, che addirittura ha pagato tre giri di ritardo.

Se Vettel è riuscito a conquistare un buon quarto posto, Raikkonen non è andato oltre il primo giro. Il finlandese, infatti, è stato autore di una sbandata poche curve dopo il via, dando vita ad un incidente spettacolare, con la MP4-30 dello spagnolo che è praticamente salita sulla SF15-T di “Iceman”.
Le due monoposto, paurosamente una sull’altra, sono scivolate lungo le barriere senza controllo. Fortunatamente, i due piloti sono usciti illesi dall’incidente, ma Alonso è dovuto andare al centro medico della pista per un normale controllo di sicurezza, perchè la centralina della sua McLaren ha rilevato un’accelerazione superiore a 15G.
Kimi, da parte sua, è stato sveltissimo a togliere le mani dal volante, perchè il pneumatico anteriore destro della monoposto di Fernando ha toccato la parte superiore del volante.

Un’altra gara da dimenticare per il sodalizio anglo-nipponico della McLaren-Honda: se Alonso non ha terminato la gara a causa dell’incidente, Button si è fermato all’ottavo giro a causa dell’ennesimo problema di affidabilità della sua power unit.