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SBK, Phillip Island: Haslam beffa Rea al traguardo

Haslam in sella alla sua Aprilia
Haslam in sella alla sua Aprilia

Halsam e Rea hanno combattuto a spada tratta entrambe le manches e, alla fine delle ostilità della seconda gara, il risultato è di perfetta parità: 1 a 1 (o 45 a 45 se si guarda la classifica).

Haslam ha trionfato dopo un duello aspro e lungo, portando la stoccata vincente proprio all’ultima curva e beffando il britannico portacolori della Kawasaki esattamente sulla linea del traguardo, proprio grazie alla potenza del suo quattro cilindri prodotto a Noale.

Comunque, Rea ha fatto una gara praticamente perfetta, precedendo un ottimo Chaz Davies, che ha conquistato il suo secondo podio di giornata guidando in modo perfetto la sua Ducati 1199 Panigale.

Migliora il piazzamento ottenuto da Sykes rispetto a quello ottenuto in Gara1: in questa manche, l’ex campione del mondo ha conquistato la quarta posizione, precedendo nuovamente Guintoli.
La seconda Ducati al traguardo è ancora quella del team Althea, affidata al “manico” di Nicolas Terol. L’ex iridato Moto3 ha preceduto sotto la bandiera a scacchi la Suzuki GSX-R1000 di Randy De Puniet, Leon Camier su MV Agusta 1000 F4 e uno strepitoso Matteo Baiocco, nono assoluto al traguardo. Ha chiuso la Top Ten Roman Ramos, su Kawasaki Ninja.

Al termine di Gara 2, mancano all’appello Terol e Van Der Mark che, per tentare di fare le cose in grande, sono finiti entrambi ruote all’aria.

Al termine di questo racconto, non possiamo non parlare dell’uomo che ha monopolizzato l’attenzione di stampa ed appassionati: Troy Bayliss. L’eccessivo degrado delle gomme ha convinto l’australiano a tornare ai box e a montare gomme nuove, perdendo così la buona posizione occupata ma riuscendo a terminare la corsa. Viene da pensare che, se Bayliss avesse avuto modo di effettuare qualche test prima di queste due gare, sarebbe finito certamente tra i primi otto o avrebbe addirittura potuto lottare per il podio.
La classe ed il talento sono rimasti inalterati, ma sembra che Bayliss sia come un trombone un pò ossidato al quale servirebbe solo una bella lucidata per tornare a godere di uno scintillio accecante.