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Superbike: ecco i vincitori del round di Laguna Seca

Al termine del nono di tredici round, in testa alla classifica generale di questo Campionato Mondiale Superbike troviamo sempre Tom Sykes, che in questo weekend di Laguna Seca ha conquistato un terzo posto e una vittoria.
In Gara 1, abbiamo visto un Melandri in gran spolvero, che è salito in cattedra al primo giro, quando Sykes ha commesso un errore al “cavatappi”. Melandri ha vinto le resistenze di Guintoli intorno a circa dieci tornate dalla fine, prendendo il largo e chiudendo con un discreto margine sul rivale. Sykes, dal canto suo, non è apparso in grado di reggere il passo degli avversari e si è dovuto “accontentare” di un terzo posto che gli ha permesso comunque di restare saldamente al comando della classifica in attesa di gara 2. Quarto posto per Davide Giugliano, il quale ha rallentato il proprio passo di gara a seguito di un’uscita di pista nella prima parte della corsa. Il pilota italiano si è dovuto difendere dal ritorno di Toni Elias, mentre Jonathan Rea ha terminato la gara al sesto posto davanti all’altro pilota Pata Honda, Leon Haslam. La gara del nordirlandese è stata influenzata da un lungo nel corso del quinto passaggio, che gli ha fatto perdere diverse posizioni e lo ha costretto ad una impegnativa rimonta. Chiudono la top 10 Alex Lowes, Loris Baz e David Salom, con quest’ultimo che ha ottenuto il miglior piazzamento nella classe EVO.
In Gara 2, nonostante tutti gli imprevisti e i colpi di scena, a vincere è stato Sykes. Dietro di lui si è piazzato Sylvain Guintoli, seguito da Jonathan Rea, all’esordio assoluto su questo tracciato. Rea ha conquistato il podio grazie al sorpasso spettacolare effettuato ai danni di Toni Elias alla curva 9. Lo spagnolo è stato sopravanzato nel finale anche da Eugene Laverty, chiudendo quinto.
Il successo di gara 2 è stato assegnato sulla distanza di sette giri, dopo due bandiere rosse. La prima è stata causata dallo spettacolare volo di Alex Lowes che, con il suo anteriore, ha toccato il posteriore di Loris Baz, innescando la caduta. La seconda bandiera rossa è arrivata dopo due giri dalla ripartenza, con Sylvain Barrier che, durante il secondo passaggio dopo la ripartenza, ha perso il controllo della sua BMW sul rettilineo dei box, andando a sbattere contro il muretto dei box. A differenza di Lowes, che è rimasto illeso nell’impatto con l’asfalto, il francese si è rotto la caviglia. I colpi di scena non sono mancati neanche dopo l’ultimo start, con Marco Melandri finito per terra all’ultima curva a conclusione del primo passaggio, mentre si trovava in testa alla corsa. Un epilogo più che difficile per l’italiano, dopo il successo di gara 1 e le ottime performance mostrate prima delle due interruzioni della corsa successiva.Nel giro seguente è stato il connazionale Davide Giugliano a scivolare al “Cavatappi”, con la sua 1199 Panigale R che ha attraversato la ghiaia, tornando in pista e fermandosi all’inizio della discesa che conduce alla curva numero 9. Tutti i piloti che accorrevano sono fortunatamente riusciti ad evitare la moto numero 34, con il pilota romano che ha fatto ritorno ai box, insieme proprio a Melandri. Il romano, al secondo giro, aveva fatto segnare il nuovo record della pista, con il tempo di 1’23.403.