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Tappa Marathon: come funziona

Oggi è partita la tappa marathon, tappa che non si vedeva alla Dakar dal 2005.
Questa è sicuramente la tappa che farà da spartiacque tra le due metà della Dakar 2015, dal momento che proprio in questa tappa si vedrà l’affidabilità dei mezzi e si valuteranno i nervi dei piloti.
Tappa marathon significa che i piloti non troveranno al loro arrivo al bivacco i mezzi di assistenza, e neanche i meccanici. Potranno però, a fine speciale, in questo bivacco improvvisato, dove non hanno neanche il diritto di portarsi il loro sacco a pelo o la tenda, lavorare sui propri mezzi e se ci sarà da cambiare un pezzo danneggiato sarà il famoso portatore d’acqua che si sacrificherà dandogli quello della sua moto, o auto che sia, o camion.
Questa tappa quindi, fa in modo che in ogni team venga individuata una vittima sacrificale, che porterà più ricambi in auto (o sul camion) o andrà piano in moto (o in quad) per dare la gomma meno usurata all’alfiere del team.
Nel frattempo l’organizzazione annuncia alcune regole ferree per le tappe marathon, a cominciare da moto e quad: le ruote saranno marcate e questa cosa andrà fatta prima di partire per la tappa marathon, in un tempo ben stabilito dall’organizzazione. I piloti che cambieranno una o più ruote con un altro concorrente dovranno segnalarlo ai commissari sportivi.
Inoltre, si rivedrà una cosa che non si vedeva dai vecchi tempi della “Parigi-Dakar”: la partenza in linea. La prima linea conterrà 30 piloti, e cioè i migliori trenta della classifica di speciale del giorno prima, poi tutte linee da 20 che partiranno ogni 15 minuti. Ogni concorrente sarà libero di scegliersi la posizione sulla linea di partenza.
Ovviamente, vedremo Nani Roma e Cyril Despres molto carichi, visto che, nonostante abbiano vinto un numero considerevole di Dakar, sono quelli messi peggio in classifica e dovranno aiutare i team.