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Venezia è la città più “eco-mobile” d’Italia

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“Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” a cura di Euromobility, del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare incorona Venezia come la città più “eco-mobile” d’Italia.
Il titolo è stato vinto grazie al trasporto pubblico efficiente, il servizio di bike sharing che sta spopolando, il miglior car sharing in tutta Italia in rapporto alla popolazione (sia in base al numero di utenti che al numero di automobili), la più estesa area pedonale e il più basso indice di motorizzazione.
Ad avere una mobilità più sostenibile ci stanno provando anche Bologna, Torino, Firenze, Milano, Bergamo, Padova e Genova che sono nella classifica ‘top ten’, mentre Roma è al ventesimo posto.
In fondo a questa classifica troviamo invece Siracusa, Reggio Calabria e Potenza.
Per i dati completi potete consultare il sito euromobility.org/Osservatorio50citta/2013_50_città . I parametri che sono stati presi in considerazione sono: car sharing, bike sharing, mobility manager, la quantità di auto di nuova generazione o alimentate a metano/gpl combustibili a impatto minore, le condizioni del trasporto pubblico, le piste ciclabili, le zone a traffico limitato e quelle pedonali.

Sono stati considerati anche i parcheggi sia a pagamento che non, la sicurezza complessiva, i veicoli comunali e la distribuzione della merce in città oltre ovviamente gli incentivi e le iniziative di promozione a favore della mobilità ecosostenibile.
Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility ha affermato: “Questo settimo rapporto segnala che finalmente inizia a ridursi il tasso di motorizzazione, aumentano i veicoli a basso impatto in uso ai Comuni e alle loro aziende e riprende anche la crescita del numero di auto a metano e gpl, che raggiungono il 7.5% del parco nazionale circolante. Ma conferma, purtroppo, che ai servizi innovativi credono più i cittadini che i loro amministratori: se il bike sharing mostra una crescita a due cifre percentuali sia di utenti sia di biciclette, al car sharing si rivolgono sempre più cittadini ma le automobili diminuiscono del 2.4%”.
Riccardo Canesi, il presidente della stessa società, pone l’attenzione su un altro punto: le amministrazioni, le quali, secondo lui “dimostrano ancora di non aver compreso appieno quanto faccia bene alla salute delle città e a quella dei cittadini la mobilità attiva, l’uso cioè dei propri piedi e della bicicletta per gli spostamenti quotidiani. I percorsi in città sono ancora troppo poco sicuri e l’impegno sul piano culturale è scarso o addirittura assente”.