Acquisto auto usata, questo dettaglio può costarti centinaia di euro in più | Lo devi scoprire da solo

Tutte le volte che abbiamo comprato un’auto usata abbiamo una domanda che ci assale: chi paga il bollo auto? Nel caso di acquisto di una macchina usata è necessario fare una distinzione a seconda che l’auto venga comprata da un privato oppure da un concessionario/rivenditore e che il bollo, al momento dell’acquisto, sia o meno scaduto.

Proprio il bollo auto è uno di quei dubbi che vanno sempre chiariti già in fase di acquisto di un’auto usata in quanto potrebbe far variare il prezzo finale di acquisto di ben più di 100 euro.

Va subito detto che tutti i controlli del bollo di un’auto usata sono a carico di chi li svolge, perché il PRA non è tenuto a verificare ed informare l’acquirente sullo stato della vettura.

Il bollo di un’auto usata deve essere pagato dal proprietario l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento. Ecco un esempio: se il bollo scade a dicembre 2020, il bollo successivo deve essere pagato da chi risulta proprietario al 31 gennaio 2021. Ovviamente fa fede la data dell’atto di vendita. Quindi determinare chi deve pagare il bollo è relativamente semplice.

In linea generale il bollo auto deve essere pagato nella fine del mese dalla scadenza del bollo auto originario indipendentemente dal tipo di venditore.

Esenzione dal PRA

Se il bollo auto non è scaduto, si può pagare senza preoccupazione, ma meglio controllare se è in regola e che non vi sia un fermo amministrativo. Se il bollo è scaduto al momento dell’acquisto dell’auto è bene fare una distinzione a seconda della tipologia di venditore.

Nel caso di auto acquistata da un concessionario è bene accertarsi l’esenzione temporanea del bollo. Nel caso in cui il concessionario non abbia inviato la comunicazione di interruzione, il pagamento del bollo spetterà al soggetto iscritto al PRA che risulta possessore dell’auto al 30esimo giorno dalla scadenza naturale del bollo.

Bollo scaduto chi paga?

L’acquirente che compra da un concessionario con bollo scaduto, resta obbligato a versare anche gli importi precedentemente maturati. Il consiglio è di richiedere sempre al rivenditore copia dell’atto e/o del nuovo certificato di proprietà del veicolo.

Il bollo auto attiene alla proprietà del mezzo. Secondo quanto stabilito dall’art. 5 del D.L. 953/82 “l’obbligo comincia a decorrere dal mese in cui avviene l’acquisto”. Pertanto se il bollo è scaduto prima dell’acquisto dell’auto, il mancato pagamento ricadrà sul precedente proprietario e il nuovo acquirente sarà tenuto a rinnovare il bollo dal periodo d’imposta successivo all’acquisto del veicolo. Questo vuol dire che i vecchi bolli rimangono da pagare al proprietario vecchio.