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Auto intestata ad altre persone, tutti i casi in cui scatta la multa se la guidi I Controlli a raffica ai posti di blocco

Quando si guida un'auto intestata a un'altra persona
Quando si guida un’auto intestata a un’altra persona-tuttosuimotori.it

Sarà capitato a tutti di mettersi alla guida di un’auto intestata ad un’altra persona, tutto lecito, ma attenzione a un caso in particolare.

Sarà capitato a tutti di guidare un’auto intestata a qualche amico o ancora più spesso al genitore o a un parente, una cosa del tutto comune e lecita. Ma si conoscono davvero le regole del Codice della Strada in materia? Come tutte le norme di circolazione e sicurezza stradale è bene fare molta attenzione anche a mettersi al volante di un’auto intestata a un’altra persona o al contrario a prestarla per lunghi periodi.

Come già affermato in precedenza mettersi alla guida di una vettura intestata a un’altra persona è del tutto legittimo, non si incorre in alcun divieto del Codice della Strada, ma è bene conoscere i dettagli della norma corrispondente così da non rischiare mai multe indesiderate.

Proprio nel caso di sanzioni, bisogna sempre tener presente che per multe e incidenti, non solo il conducente ma anche il proprietario della vettura è considerato per legge soggetto responsabile. In maniera immediata le infrazioni del Codice pesano sempre sul proprietario del veicolo che essendo anche il soggetto intestatario, ne è responsabile.

Guidare un’auto intestata ad altra persona, cosa dice il CdS

C’è un caso in particolare a cui far attenzione. Mettersi alla guida di un’auto intestata a un’altra persona, per un periodo di 30 giorni continuativi: in questo caso è necessario far annotare sulla Carta di Circolazione del veicolo i propri dati e le proprie generalità. Se non lo si fa, il rischio di incorrere in una multa salata è dietro l’angolo.

Mettersi alla guida di un veicolo intestato ad altra persona è un comportamento sancito nell’articolo 94 comma4bis del Codice della Strada e si legge bene che non esiste alcun divieto di guida di un’auto intestata ad altra persona, come precedentemente affermato, ma quello che si sottolinea nella norma, è l’utilizzo abitudinario e continuativo del mezzo. Il comportamento da registrare e regolarizzare è quando ci si mette alla guida del veicolo per periodi molto lunghi.

Rischi e sanzioni previste dal CdS
Rischi e sanzioni previste dal CdS-tuttosuimotori.it

La norma e le sanzioni

La norma parla proprio di un lasso di tempo di più di 30 giorni continuativi, caso in cui va aggiornata la carta di Circolazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). In sostanza verrà apposto un talloncino riportante i dati e le generalità dell’utilizzatore abituale che serve proprio per aggiornare gli archivi nazionali dei veicoli.

Se sorpresi nella violazione di tale comportamento durante un controllo, si rischia una multa non proprio economica, parliamo di una sanzione pecuniaria che va da 705 a 3.526 euro, sempre dopo che gli agenti accertatori delle Forze dell’Ordine abbiano dimostrato l’utilizzo dell’auto intestata ad altro proprietario per più di 30 giorni, quindi in modo abitudinario.