Automobili made in Cina, la pacchia del prezzaccio è già finita | Dazi aumentati del 40%, ora non conviene più comprarle
Per un lungo periodo – secondo alcuni lunghissimo – nel settore delle auto, e in particolare in alcuni segmenti del mercato si sono registrate e respirate delle ‘atmosfere’ e dei climi piuttosto diversi, nella loro interpretazione.
Stiamo parlando di prezzi o, per meglio dire, di politiche di prezzi che, come appare piuttosto facile intuire e comprendere, da una parte possono essere accolti con grande entusiasmo, e da un’altra con molto meno.
Se ti dicono che l’auto che stai per comprarti è soggetta ad una politica di prezzi tale da poter calare, e anche di molto (se non moltissimo, a volte) i prezzi di listino, cosa fai?
Se tu sei un compratore, è davvero probabile che esulterai: non si è ancora visto un cliente che preferisce pagare di più di quelli che sono i prezzi offerti dal mercato. Ma poi?
C’è tutta un’altra sezione, un intero segmento, che poi è proprio quello relativo alla produzione di veicoli e la loro distribuzione sul mercato, che queste strategie può soffrirle.
Dazi e mercato, la sfida è aperta
In una logica di mercato globale, una equa distribuzione delle forze, una adeguata legislazione che sia paritaria e una parità di condizioni di approccio possono fare la differenza. Per questo, da diverso tempo, si sta parlando con concretezza del famoso tema dei dazi alle auto: in particolar modo, si sa, alle cosiddette auto made in China, ovvero sia di produzione e distribuzione cinese. Come mai? La risposta è ovvia: tramite le loro strategie produttive ed economiche, i cinesi stanno dominando, e condizionando il mercato, proponendo dei prezzi super.
Condizioni di acquisto così favorevoli, prezzi così bassi, che è logico che una fetta sempre maggiore di clienti finisca per l’esserne attratta. Una vera e propria manna, una pacchia che però sembra essere pronta a finire. Perché, dopo tante chiacchiere, la famose contromossa dei dazi contro le auto cinesi pare sia già in una fase concreta.
Dazi auto alla Cina, sono già partiti
I dazi alle auto cinesi saranno aumentati del 40 per cento: e dunque per molti non diventerà più così conveniente comprarle, visto che questa percentuale andrà ad impattare sul prezzo finale di vendita, che non potrà evidentemente essere così basso come ora. E a prendere questa decisione per certi versi storica è stato il governo turco che ha deciso di imporre dunque una tariffa extra.
Un 40 per cento in più rispetto a tutte le auto che siano prodotte in Cina, sia a combustione che in modalità ibrida. Ci sarà una tariffa minima di 7 mila dollari per unità auto, e la decisione del governo, già pubblicata nei canali ufficiali, andrà a diventare effettiva, e in vigore di legge, entro trenta giorni.