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Autovelox, attento a questo ultimo modello: è impossibile vederlo I Sta facendo strage di multe

L’autovelox mobile, il terrore degli automobilisti – tuttosuimotori.it

La Corte di Cassazione si prepara ad affrontare nuovamente la spinosa e ormai leggendaria questione degli autovelox.

È un argomento che ha fatto discutere e dividere opinioni per anni, ma sembra che finalmente si stia andando verso una chiarezza e una direzione definitiva. Ma quali sono i tipi di autovelox di cui si parla?

Innanzitutto, dobbiamo considerare che esistono diverse varianti di autovelox, ognuna con le proprie peculiarità e metodi di funzionamento. I più comuni sono gli autovelox fissi, quei guardiani silenziosi della strada che controllano costantemente la velocità dei veicoli che li attraversano. Posizionati in punti strategici, spesso lungo strade ad elevata densità di traffico o in prossimità di zone sensibili come scuole o ospedali, questi autovelox sono solitamente segnalati con apposita segnaletica stradale.

Oltre agli autovelox fissi, esiste un’altra forma di controllo della velocità che spicca tra le tecnologie più moderne: i telelaser. Questi strumenti, dotati di avanzati sistemi laser, consentono di misurare con estrema precisione la velocità di un veicolo da distanze considerevoli. I telelaser rappresentano un’ulteriore arma utilizzata dalle forze dell’ordine per contrastare l’eccesso di velocità e garantire la sicurezza stradale.

Gli autovelox mobili come il telelaser, vengono spostati di volta in volta in diversi punti della città o lungo le strade.

Questi dispositivi possono essere posizionati su veicoli appositamente attrezzati o su supporti mobili, rendendo più difficile per gli automobilisti individuarli. In questo caso, la segnalazione della presenza di un autovelox diventa ancora più importante per garantire la trasparenza e la correttezza del controllo della velocità.

La corte di Cassazione ha finalmente stabilito le regole di presegnalazione degli autovelox – tuttosuimotori.it

E ora veniamo alla fatidica domanda: va sempre segnalata la presenza di un autovelox, compreso quindi quello mobile sulla volante? La risposta potrebbe sorprenderti. Inizialmente, la normativa italiana richiedeva la segnalazione solo per gli autovelox fissi, ma negli ultimi anni si è assistito a una crescente consapevolezza dell’importanza della trasparenza e della prevenzione. Pertanto, molti comuni e istituzioni hanno deciso di aggiungere l’obbligo di segnalazione anche agli autovelox mobili, al fine di evitare spiacevoli contestazioni e controversie.

Infatti, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’articolo 142, comma 6-bis del Codice della Strada prevede l’obbligo di segnalazione per tutte le postazioni dedicate a controlli della velocità. Questa norma è considerata prioritaria rispetto all’articolo 3 del decreto ministeriale del 15 agosto 2007, il quale escludeva l’obbligo di segnalare preventivamente la presenza di sistemi mobili di rilevazione.

Di conseguenza, il Codice della Strada attribuisce al decreto ministeriale solo il compito di stabilire le modalità di segnalazione della presenza di un autovelox. Tuttavia, l’obbligo di preannunciare la rilevazione della velocità rimane valida, indipendentemente dalla modalità del dispositivo utilizzato (mobile o fisso). Questa decisione della Corte di Cassazione ha chiarito l’ambiguità e ha confermato l’obbligo di segnalazione per tutti i tipi di autovelox. Pertanto, i conducenti devono essere informati della presenza di un dispositivo di controllo della velocità, in modo che possano adeguare la loro guida e rispettare i limiti di velocità.