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Bagnaia, le dichiarazioni di Pecco fanno infuriare mezza MotoGp I “Ha detto una sciocchezza assurda”

Bagnania parole - tuttosuimotori.it
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Ci sono parole che a volte, se dette male, non fanno altro che far imbestialire certe persone, specialmente quando a dirle sono persone di un certo rilievo ed in certi ambienti come la MotoGP e Pecco Bagnaia non ha di certo tessuto parole di lodi.

”Limitare le prestazioni delle moto dei team satelliti? Francesco Bagnaia ha detto un’enorme sciocchezza”. In questo modo nettamente brusco risponde Hervé Poncharal alle parole con cui il campione del mondo ha analizzato la situazione dell’attuale MotoGP.

Il discorso era nato come satellite nel scorso GP di Francia, che per Pecco si è concluso con una nuova caduta. In quel caso il campione della Ducati aveva espresso perplessità sulla grande bagarre nelle fasi iniziali dei GP, sostenendo che bisogna intervenire in qualche modo, magari anche pensando a una limitazione alle prestazioni delle moto clienti.

Il tutto era nato poiché Bagnaia, è stato molto legato alla questione incidenti in questo avvio di stagione: “Non ci sono più quei 6-7 decimi di differenza tra le moto ufficiali e quelle satellite – aveva detto il piemontese – il che probabilmente evitava anche gli incidenti. I ‘Fantastici Quattro’ erano i più forti all’epoca, ma avevano anche le moto migliori e gli altri erano staccati perché non avevano il potenziale tecnico per stare davanti.

Ora il livello è estremo, dal punto di vista aerodinamico tutto è spinto al limite e tutti hanno la possibilità di vincere e ci sono piloti che non hanno il mezzo che cercano di passarne sei in un giro. Bisognerebbe creare una differenza tra moto ufficiale e moto satellite, o trovare una soluzione per evitare certe cose”.

La dura replica di Ponharal

Come spesso accade è arrivata subito la risposta di Hervé Ponharal, che è team principal GasGas e capo dell’Irta, l’associazione dei team.

Moto GP - tuttosuimotori.it
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Come riportano i colleghi di PaddockGP, il manager ha replicato duramente: “Sono rimasto sorpreso dalle parole del campione del mondo, di cui ho rispetto e ammirazione e che di solito è sempre molto equilibrato nei suoi commenti. Ha detto un’enorme sciocchezza perché Pecco, come ogni pilota, arriva da Moto3 e Moto2 e in MotoGP ha esordito in un team satellite.”

“Era felice di avere una moto ad alte prestazioni che gli permettesse di farsi vedere, – aggiunge il manager – poi, a suon di progressi, gli hanno offerto una moto ufficiale, il sogno di ogni pilota di talento. Per lo sport è fantastico il lavoro che è stato fatto con Dorna, Fim e Costruttori per avere una griglia di partenza di valore. Non siamo qui solo per riempire la griglia, ma anche per fare bene, vincendo delle gare e lottando per il titolo”.