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Caro benzina, adesso controllano anche questo ai posti di blocco I La multa è una mazzata, finisci nei guai

Il caro carburanti e le pratiche illecite
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Risparmiare sul costo del carburante, per alcuni automobilisti incauti significa mettere in atto stratagemmi non proprio leciti.

Sappiamo tutti quanto il costo del carburante rappresenti, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, specie sotto le festività e i ponti, un problema per le tasche di cittadini e automobilisti. All’inizio di questo 2023, la dimostrazione di quanto appena affermato: il prezzo di diesel e della benzina erano arrivati alle stelle e viaggiare era quasi diventato un lusso per pochi.

Le cause di questo incremento dei prezzi da ricercare a volte nelle complicanze relative al mercato del petrolio, a volte nella crisi internazionale e nella guerra in Ucraina e altre volte, in quella che le associazioni dei consumatori, definiscono pura speculazione. In ogni caso gli automobilisti fanno di tutto per risparmiare carburante e denaro.

Scegliere le stazioni di rifornimento più convenienti, oggi anche grazie al cartello espositivo dei prezzi medi regionali sarà più semplice farlo, adottare una modalità di guida più equilibrata, diminuire il numero dei viaggi e alcune volte anche ricorrere a stratagemmi non proprio limpidi.

Controllo del serbatoio al posto di blocco, i furbetti del carburante

A causa di comportamenti assai scorretti di automobilisti che pensano di aggirare le regole e fare i furbetti, nel tentativo di risparmiare soldi sul rifornimento di carburante, le Forze dell’Ordine ormai sono soliti effettuare anche controlli specifici sul serbatoio delle auto. Questo perché c’è chi pensa di risparmiare inserendo nel serbatoio della propria auto, al posto del diesel, dell’olio di colza o di semi.

Sembrerà strano ma è una pratica assai diffusa nei Paesi più poveri o in via di sviluppo, quelli attraversati spesso da crisi e guerre, in cui le possibilità economiche della popolazione sono davvero minime. L’Italia però non rientra tra questi ma soprattutto il suo Codice della Strada considera questo comportamento una vera e propria infrazione, punibile con sanzioni molto salate, in caso di controllo e accertamento del fatto.

La pratica scorretta dell'olio di semi o colza
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Olio di colza o di semi per risparmiare, le sanzioni salatissime

Qualcuno, ignorando che si tratta di un vero obbligo di legge, potrebbe reclamare che alimenta la propria auto come vuole, a suo rischio e pericolo, ma la legge non lo prevede affatto. Infatti oltre all’elevata probabilità di danneggiare il motore in maniera seria e permanente, le sanzioni che si rischiano sono davvero pesanti. Inoltre pensare di scamparla a un controllo delle Forze dell’Ordine è quasi impossibile.

Questo tipo di pratica produce infatti un forte odore, quasi un tanfo, molto riconoscibile, impossibile per i più esperti non notarlo. Nel dettaglio in base a quanto descritto nell’articolo 40 del Dlgsl 504 del 1996, l’Agenzia delle Dogane nel 2005 ha stabilito quali sono le conseguenze della violazione. Reclusione da sei a tre anni e una multa del doppio al decuplo dell’imposta evasa non inferiore a 7.500 euro.