Carta di circolazione, 3.500€ di salasso per chi si dimentica di aggiornarla | Questo semplice dato può rovinarti le vacanze
Il Codice della Strada prevede specifiche regole per la circolazione e trasferimento della proprietà di un veicolo: occhio alla Carta di Circolazione.
Sarà capitato a qualche automobilista di aver ricevuto in eredità, di conseguenza ad una spiacevole perdita, un veicolo appartenente alla persona defunta. Sicuramente un bel regalo, davvero apprezzato ma che comporta qualche domanda e fa sorgere qualche dubbio.
Senz’altro la prima domanda che spontaneamente ci si pone è come comportarsi dopo aver recepito l’eredità, in questo caso un’auto. Si può semplicemente mettere in moto e guidare la macchina ancora intestata al defunto? Quai sono le regole e i passaggi da seguire per non rischiare conseguenze?
Il tutto per fortuna è chiarito nel Codice della Strada all’articolo 94, che al comma 1, chiarisce la prassi in caso di trasferimento di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, in successioni sia a titolo particolare che universale, che sia anche per mortis causa.
Su richiesta dell’acquirente, entro il tempo di 60 giorni dalla data di sottoscrizione dell’atto, l’Ufficio Competente del Dipartimento dei Trasporti, procede al rilascio di una carta di circolazione aggiornata con le annotazioni di intervenuti mutamenti della proprietà e dello stato giuridico del veicolo.
Carta di circolazione: un mancato aggiornamento che ti costa caro
Quindi per rispondere alla domanda iniziale, è assolutamente vietato circolare con un’auto intestata ad una persona defunta, è invece obbligatorio l’aggiornamento dei dati del veicolo immatricolato e registrato al PRA Pubblico Registro Automobilistico.
Quindi il ricevente dell’auto in eredità è obbligato a effettuare un passaggio di proprietà, dopo naturalmente aver accettato l’eredità, effettuato la successione e la trascrizione, presentando agli Uffici della Motorizzazione anche l’atto autenticato di accettazione dell’eredità.
Una multa da 3.500 euro: passaggio di proprietà e aggiornamento
La legge del Codice della Strada è più che mai chiara su questo argomento e non ammette errori, visto che all‘articolo 94 descrive per filo e per segno le conseguenze cui si va incontro nel caso si circolasse con un veicolo intestato ancora a persona defunta, senza aver proceduto con la regolare trascrizione del passaggio di proprietà agli eredi designati. Quello in cui può incorrere il conducente è innanzitutto una sanzione pecuniaria da far girare la testa.
Infatti per chi non rispettasse in generale le disposizioni riportate all’articolo 94, la somma da pagare potrebbe variare da un minimo di 727 euro a un massimo di 3.629 euro. Inoltre al comma 4, lo stesso articolo, chiarisce che chi non aggiorna i dati presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli o appunto la Carta di Circolazione, nei termini previsti, può lo stesso incorrere in una multa da 363 a 1.813 euro. A queste sanzioni pecuniarie se ne aggiungono di accessorie, quali il ritiro della Carta di Circolazione, che verrà restituita solo dopo l’adempimento agli obblighi mancati in precedenza