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Ferrari: il fattore “Vettel” non basta

Di Marco Merlo

Continua il periodo “no” di Ferrari, in quella che doveva essere in qualche modo la stagione del riscatto, con la dura lotta per il titolo mondiale.
La scorsa stagione era da considerarsi come una sorta di periodo di transizione, ma sembra che anche quella attuale (in fin dei conti) non sia da meno, visti i magri risultati ottenuti.
Sebbene, all’inizio della stagione, il Cavallino abbia conquistato il terzo posto a Melbourne si sono poi susseguiti due ritiri, uno a Sakhir (durante il giro di ricognizione) e uno a Sochi.
Complessivamente, però, zero vittorie e solo tre secondi posti e due terzi posti.
Le aspettative di tutti erano puntate quantomeno ad un avvicinamento a Mercedes, ma nulla di fatto: la casa tedesca ha ottenuto sette vittorie su otto.
Anzi, il distacco con il costruttore teutonico è addirittura aumentato.
Un pensiero comune, e più o meno diffuso, identificava in Alonso una delle principali cause del periodo nero di Ferrari. Ovviamente di tratta di una mera provocazione (Il pilota ha sempre dimostrato le sue capacità) ma certo è che la scuderia di Maranello non se la passa più bene come un tempo, per plurime ragioni.
L’arrivo di Vettel nel team aveva fatto ben sperare i tifosi e gli appassionati: durante la stagione 2015, più precisamente alla gara 8, ha collezionato risultati lodevoli, con una vittoria, un secondo posto e tre terzi posti, senza mai andare oltre la quinta posizione nella classifica.
Il tutto è bastato, anche solo per un attimo, a scaldare i cuori dei sostenitori della Ferrari ma purtroppo non è bastato.
La stagione 2016 sarà ricordata come una di quelle in cui non si sono sfruttate a meglio tutte le possibilità di vittoria, vuoi per strategie sbagliate messe in campo durante la gara o perché in qualifica si è partiti sempre troppo indietro.
Una stagione non particolarmente brillante per Ferrari, anche se qualche piccolo successo potrà ancora essere portato a casa: in ogni caso, per ciò che concerne il titolo mondiale, è certo che se ne riparlerà l’anno venturo, sperando in una stagione migliore e in gradi di restituire brillantezza e competitività alla scuderia di Maranello.