La fattura del meccanico non fa più paura: ecco il segreto per ridurre i costi in officina
Da alcuni anni le officine sono obbligate a proporre ai propri clienti due preventivi di riparazione: il solito, con pezzi nuovi, e il secondo con il suo equivalente in materiale riciclato.
L’ uso di questi pezzi fa parte di una strategia di economia circolare e sostenibilità del settore. Inoltre, c’è un evidente vantaggio per gli utenti, poiché l’influenza dei componenti raggiunge il 57% del prezzo delle riparazioni, nel corso del 2022, ha aumentato il suo valore due volte rispetto al CPI.
La realtà è che il prezzo medio delle riparazioni è cresciuto fino al 17,1% in soli tre anni. Un’inflazione che è in gran parte dovuta all’aumento del costo delle materie prime e dei componenti, inclusa la crisi produttiva e di approvvigionamento avvenuta poco dopo la pandemia. Considerando l’influenza dei pezzi in queste lavorazioni meccaniche, è facile comprendere che in nessun caso aiuta contenere le fatture.
L’utilizzo di un sostituto ecologico si presenta come la soluzione più opportuna per cercare di ridurre i costi delle riparazioni. Sono parti di veicoli irreparabili, ma non sono danneggiate e possono godere di una seconda vita.
Il Gruppo Solera, uno dei riferimenti mondiali nella gestione del ciclo di vita dei veicoli, garantisce che 6 euro su 10 di riparazione corrispondono al costo dei pezzi. Per questo motivo sostiene l’utilizzo dei componenti recuperati dalle 150.000 automobili con meno di 15 anni che vengono radiate ogni anno.
Costi minori
Ogni anno circa 700.000 automobili smettono di circolare, anche se otto su dieci superano i tre decenni di vita e, di conseguenza, non offrono garanzie sufficienti per il loro riutilizzo. Ma il restante 20% dovrebbe essere destinato ad una proficua sostituzione ecologica, sia per le officine che per i clienti.
Sono ricambi che possono essere applicati ad una riparazione su cinque effettuata e che offrono un costo medio inferiore del 55% rispetto a quelli nuovi.
Riparazioni sostenibili
La riparazione delle parti che potrebbero essere soggette a questo processo prima della loro sostituzione definitiva. Oltre all’utilizzo di componenti di seconda vita, le officine sostenibili devono impegnarsi a riparare quelle parti che lo consentono, cosa che già avviene in due su tre di quelle coinvolte in una riparazione, principalmente della carrozzeria.
Questo è un altro obiettivo che deve essere rafforzato per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Nello specifico, quello che fa riferimento alla Produzione e al Consumo Responsabile indica che la generazione di rifiuti deve essere “notevolmente ridotta attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo”.