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Mondiale CIK-FIA KF-KF Junior: le pagelle

Tempo di pagelle anche per il Mondiale KF e KF Junior, appena conclusosi a La Conca. Come consuetudine, ribadiamo che si tratta di valutazioni puramente soggettive e rimesse al libero dibattito.

KF

Karol Basz: 10 e lode Che il Mondiale fosse un affare tra lui e Niklas Nielsen lo si era capito sin dalle prove ufficiali, anche se si era qualificato settimo. Ma il polacco a partire dalle batterie diventa incontenibile, stende al tappeto Nielsen e dà un’energica bastonata alla pattuglia dei “kappazetisti”, presentatisi più agguerriti che mai. Un Mondiale che definire meritato è persino superfluo e che forse fa pentire i vertici del team Tony Kart dello scambio con Nielsen…

Niklas Nielsen: 9 Prima di dare il voto a Lennox-Lamb, proprio in virtù del discorso fatto qui sopra pare opportuno spendere due parole sul weekend del danese, partito con grandi aspettative ma che poi ha dovuto scontrarsi a muso duro con la prestazione magistrale di Basz. Dalla sua, Nielsen ha comunque dimostrato di tenergli testa ed essere nelle prime posizioni.

Jordon Lennox-Lamb: 10 e lode Il presente e il futuro del karting mondiale è a marce e la prestazione dell’inglese lo dimostra senza ombra di dubbio, visto che dietro di lui arrivano anche Hanley (Campione europeo in KF) e Hiltbrand, tutti tra i primi 10. Che il suo Mondiale fosse sulla buona strada lo si è capito già al venerdì, quando arriva a ridosso dei primi 10, per poi crescere ancora durante le batterie e la prefinale. ma è in finale dove tira fuori il meglio di sè, quando va a superare Joyner e Nielsen, prendendosi una coppa tanto insperata quanto preziosa per tutto il team BirelART e mitiga la parziale delusione del decimo posto nel Mondiale KZ.

Tom Joyner e Ben Hanley: 9 I due inglesi procedono sostanzialmente di pari passo e inizialmente parevano formare un terzetto tutto british con Jordon Lennox-Lamb, ma poi la crescita del pilota BirelART li ha sopravanzati. In ogni caso, il campione europeo in carica e l’ex-iridato portano a termine una gara di sostanza, conclusasi con un buon piazzamento per entrambi, che chiudono a breve distanza tra di loro.

Richard Verschooer e Pedro Hiltbrand: 8,5 L’olandese stupisce subito con una prestazione maiuscola in qualifica e pure lo spagnolo sui piazza tra i primi 5. Vale un po’ lo stesso discorso fatto per Joyner e Hanley, visto che anche l’alfiere del team RB Motorsport e il pilota CRG viaggiano quasi in coppia, con una leggera superiorità dell’olandese, concludendo la finale divisi da pochi decimi.

KF Junior

Logan Sargeant: 10 e lode Spesso i piloti nascono con un destino segnato da un numero e quello dell’americano, che lo ha accompagnato per quasi tutta la stagione, sembra assolutamente non casuale: il numero 27 (portato per quasi tutta la stagione, prefissi a parte) è anche quello degli anni passati dall’ultimo Mondiale vinto da un pilota americano e lui lo onora nel migliore dei modi, dominando l’intero weekend di gara, fatta eccezione solo per le qualifiche dove è arrivato secondo. Una vittoria senza appello per un Mondiale più che meritato.

Clément Novalak: 10 Anche lui corre un’ottima gara, rimanendo quasi sempre attaccato ai tubi di scarico di Sargeant, concludendo con autorevolezza al secondo posto e portando in auge il team Tony Kart, che deve comunque vedersela con gli agguerriti “gemelli” Kosmic e FA Kart, riuscendo a resistere nel finsle agli attacchi di Collet.

Caio Collet: 9 In coppia con Felipe Drugovich, si piazza sempre nelle prime posizioni, riuscendo a batterlo nel confronto diretto in finale solo grazie ai danni patiti da Drugovich nello scontro con Sami Worship. Aldilà del confronto, il suo terzo posto è comunque da applausi, perchè portato a termine e difeso con un’abilità da veterano. E il podio è più che meritato.

Christian Lundgaard: 9,5 Costretto a rincorrere dopo le batterie, in prefinale arriva ottavo, ma è la sua rimonta in finale a prendere tutti in contropiede, con una serie di sorpassi notevole, tanto da farlo rientrare rapidamente tra i protagonisti della gara. Raccoglie un quarto posto che viene vanificato dalla penalizzazione per la caduta del musetto. Un vero peccato, perchè la sua prestazione è stata incredibile.

Felipe Drugovich: 8 Il suo termine di paragone è il compagno di squadra Collet, con il quale ingaggia un lungo duello ravvicinato dal quale esce perdente solo per l’irruenza di Sebastisn Fernandez Wahbeh, che lo tocca nelle battute conclusive della finale, altrimenti sarebbe stato sostanzialmente ad armi pari. Peccato perchè, dopo una parentesi in cui non era nelle prime posizioni, si stava riscattando con un’ottim performance.

Sami Worship e Sebastian Fernandez Wahbeh: 8 Nella lotta interna al gruppo OTK con i due Kosmic di Drugovich e Collet, i due piloti del team Ricky Flynn si destreggiano bene, anche se il venezuelano viene inghiottito durante le fasi iniziali della finale. Due degni comprimari di Logan Sargeant, che hanno coperto lo spazio lasciato da Marta Garcia, chiamata alla grande performance ma che invece si è ritrovata al 14. posto finale.

Konsta Lappalainen: 6 Il finnico ha sorpreso tutti nel corso delle qualifiche, quando ha conquistato la pole position, ma nel resto del weekend si è visto costretto a correre in difesa, mantenendosi tra i primi 10′ sino alla finale, dove ha chiuso al 13. posto. E nonostante vi fossero dei piloti più veloci di lui, uno su tutti Sargeant, di certo non ha sfigurato, anche se i meccanismi della prefinale e della composizione della griglia per la finale certamente non lo hanno agevolato.