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MotoGP, Lorenzo brilla sotto i riflettori del #QatarGP

Prima gara della stagione per la MotoGP vinta con la morbida posteriore da Jorge con 15° giro record che precede Dovizioso e Marquez. Manca Iannone caduto nella prima parte gara e Rossi che rimasto in quarta posizione, ma la conclusione più importante è  che le Michelin valgono come le Bridgestone.

di: Urda Sanda

Il Commerial Bank Grand Prix of Qatar, disputato sul Losail international Circuit, lunga 22 giri, ha avuto parte di condizioni ideali, e quello che preoccupava tutti, cioè le nuove gomme, hanno tolto ogni dubbio.

Non poteva iniziare meglio la stagione Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), campione MotoGP in carica, quale dopo il wup ha deciso di partire in gara con la gomma morbida sul posteriore. Il #99 è partito a scheggia ma le Ducati si sono prese la vetta della corsa nei primi giri, per poi perdersi come Andrea Iannone (Ducati Team), caduto al settimo giro per la chiusura dell’anteriore, mentre Dovizioso che era leader, è stato sverniciato da Jorge al decimo giro. Il record della pista, scritto a tre giri dalla fine da Lorenzo, 1’54.927, è la prova che le novità 2016 sono superiori all’aspettativa. Riesce a mantenere la seconda posizione (dopo la lotta con Marc), il buon Dovi (+2.019s), che sembrava faticare nelle prove e qualifiche, ma in gara ha dato il massimo, considerando anche la partenza dalla seconda fila. La miglior Honda HRC in gara è stata quella di Marquez (+2.287s) in terza posizione, che precede Valentino Rossi e la sua YZR-M1 solo di un decimo. Il Dottore ha scelto la dura sul posteriore, come Marc, e anche lui ha dimostrato il valore Yamaha, registrando tempi uguali a quelli davanti.

L’altra Honda ufficiale, quella di Dani Pedrosa, è arrivata solo quinta e con 14.083 secondi di gap, ma visto che partiva dalla settima casella, lo spagnolo ha fatto una buona gara. Segue Maverick Vinales (Team Suzuki ECSTAR) che nonostante la partenza dalla prima fila, ha subito la forza dei avversari e le problematiche ancora da sistemare della sua moto. La giovane promessa precede le due Monster Yamaha Tech3, rispettivamente: Pol Espargaro (+18.629s) e Bradley Smith (+18.652s). Chiudono la top ten le due Ducati satellite, Hector Barberà (Avintia Racing) nono e Scott Radding (OCTO Pramac Yakhnich) decimo.

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La MotoGP tornerà in pista dal primo di Aprile in Argentina, con gomme ed elettronica che a quanto sembra, alzano ancora il livello.

foto: motogp.com