Nuova tassa sulle auto ‘pesanti’: con la nuova legge pagheremo anche per la quantità di ferraglia
Basta sentire un telegiornale per notare come Milano abbia dei problemi tra Area C e Area B, con modifiche e restrizioni sempre più uniche.
Ora il capoluogo lombardo presenta una petizione firmata da alcuni consiglieri comunali ove si propone di programmare una adeguata maggiorazione della tariffazione della sosta su strada che dovrà riguardare tutti i veicoli privati per trasporto passeggeri, senza contare in alcun modo la residenza o la domiciliazione del proprietario, con motore termico o elettrico, il tutto in base al peso dell’auto. Questo significa che più la tua auto pesa, maggiore sarà la tariffa sulle strisce blu.
Attenzione però, non si guarda solo il peso delle auto perchè l’elettrico vince man bassa, meglio fare attenzione che ai sistemi di sicurezza presenti.
Da qui allora le specifiche della mozione, che invitano a tenere in considerazione anche altri elementi come dimensioni dell’auto, dove viene parcheggiata e quanto dura la sosta.
In maniera scorretta questa viene detta misura anti SUV, ma rischia però di colpire modelli più moderni ed efficienti. Se uno, ad esempio, pensa ad una Volkswagen ID.3, che in poco meno di 4.5 metri presenta un peso compreso tra 1,8 e quasi 2 tonnellate, la mozione direbbe che le tariffe di parcheggio sarebbero superiori a quelle di un modello Euro 4 termico, ben più leggero, ma inquinante.
Le aree
Da tempo, con Area B e Area C di Milano ha dichiarato guerra a modelli più inquinanti e datati, è anche vero che rischiare di penalizzare chi ha virtuosamente scelto di passare a modelli più sostenibili elettrici e moderni rappresenterebbe un controsenso.
Secondo quanto riportato dai colleghi del Corriere della Sera i promotori della mozione, ovvero Enrico Fedrighini; Angelica Vasile, Simonetta D’Amico, Rosario Pantaleo, Carlo Monguzzi, Marco Fumagalli e Gabriele Rabaiotti hanno fatto sapere che:
Le parole
“Le politiche tariffarie — road pricing e park pricing — rappresentano efficaci e rapidi strumenti in grado di incidere sul governo della mobilità urbana a livello locale, al fine di liberare quote crescenti di spazio urbano attualmente occupato dai veicoli a motore per restituirlo ad un uso maggiormente sostenibile (pedonalità, ciclabilità, corsie riservate per il trasporto pubblico di superficie)”.
Quello che possiamo riscontrare è che la proposta della giunta a Milano non sia la prima fatta nelle città europee. Il caso più famoso è quello di Parigi, dove da febbraio le auto più pesanti pagano 18 euro l’ora. A Basilea invece la discriminante è la lunghezza mentre a Lione si guarda alle emissioni. Ora non resta che attendere che la mozione venga discussa e votata, per questo vi è tempo.