Pedoni colpevoli di incidenti: in questi casi attraversare la strada è illegale
Nonostante i pedoni siano in una posizione di fragilità sulla strada, ci sono casi in cui i loro comportamenti potrebbero metterli in pericolo.
Nei casi in cui un pedone venga investito da un’automobile, da una moto e anche da una bicicletta, la giurisprudenza, attraverso una sentenza della corte di Cassazione, afferma la presunzione di colpa del conducente del mezzo al 100%. Dunque si presume che sia responsabile ma non sempre la colpa è tutta a suo carico.
Una prova contraria, a sua discolpa, potrebbe cambiare le cose. Ma quando il pedone è responsabile o comunque partecipa nella responsabilità di un incidente del genere? Materia molto delicata e che varia di caso in caso. Prendiamo il caso in cui il pedone attraversi distrattamente la strada al di fuori della zona delle strisce pedonali.
Magari di fretta e con il telefono in mano o all’orecchio, che potrebbe anche rappresentare un fatto abbastanza frequente oggi giorno, e venga sfortunatamente investito da un veicolo, ha un concorso di colpa nel fatto. La sua responsabilità nel fatto, secondo alcune sentenze in vari Tribunali italiani, è pari all’80%.
All’automobilista tocca almeno un 20% di responsabilità nell’accaduto perché avrebbe potuto prevedere l’attraversamento, ma quella del pedone rimane una condotta scorretta mancante di prudenza, un ostacolo alla circolazione delle auto, non tanto per la distrazione al telefono quanto per la fretta e la velocità nell’attraversamento.
Quando la responsabilità si divide tra pedone e conducente
Altro caso davvero molto frequente con cui la giurisprudenza ha avuto a che fare, è quando ad attraversare è un pedone che si fa fatica a vedere dall’auto per via di condizioni esterne, quali scarsa illuminazione, orari notturni, abbigliamento poco visibile del pedone, strade ad alta percorrenza e velocità.
Un’altra situazione in cui il pedone che attraversa in tali condizioni potrebbe concorrere alla responsabilità dell’accaduto. In casi del genere sta anche al conducente poter e dover dimostrare la scorrettezza del comportamento del pedone, specie i casi in cui l’attraversamento è stato talmente improvviso da non riuscire a frenare.
Quando attraversare non è una buona idea
Stessa cosa può riguardare l’inadeguatezza del luogo di attraversamento, per esempio la visuale dell’automobilista magari coperta da altri mezzi oppure delle strade a scorrimento veloce inadatte per l’attraversamento e così via. Per esempio casi in cui il pedone ha attraversato la strada nonostante il semaforo dell’incrocio fosse rosso, la responsabilità del pedone è palese.
Comunque abbiamo potuto constatare che anche in sede di sentenze da parte di tribunali incaricati nella risoluzione di casi del genere, i fattori presi in considerazione per valutare un eventuale concorso di responsabilità del pedone in situazioni del genere, sono l’attraversamento sulle strisce pedonali e la distanza da queste del soggetto, la velocità con cui si attraversa e anche la visibilità del pedone.