Pochissimi sono a conoscenza della multa da 700€ che rischiano insieme ai loro amici | Non lo farai più a cuor leggero
Prestare l’auto è quanto di più comune si possa fare tra parenti e amici: nessun divieto di legge, ma la possibilità di qualche rischio.
Una comune abitudine, un qualcosa che tutti facciamo anche regolarmente, potrebbe rivelarsi più rischioso di quanto pensiamo: parliamo di dare in prestito la propria vettura a parenti o ad amici. Un rischio che si palesa nel caso di una sanzione o ancor peggio nel caso di un sinistro stradale.
Nel caso infatti il conducente che ha ricevuto l’auto in prestito, che sia un parente o che sia un amico, si rende responsabile di un’infrazione del Codice della Strada oppure viene coinvolto in un incidente stradale, su chi ricade la responsabilità dell’accaduto, sul conducente o sul proprietario?
Quello che è dato sapere è che la legge non prevede alcun divieto rispetto al prestito dell’auto a un parente oppure ad un amico ma l’importante è sapere che in alcuni casi, si spera eccezionali, come sanzioni o incidenti, possano palesarsi alcune conseguenze non proprio piacevoli.
Quando solitamente prestiamo l’auto è come se dal punto di vista legale si ponesse in atto un semplice contratto di comodato d’uso. Anche se non esiste alcun divieto dal punto di vista della normativa, esiste però una sorta di limitazione temporale della durata del prestito dell’auto.
Una diffusa abitudine che potrebbe comportare qualche rischio
Un massimo di 30 giorni consecutivi, oltre i quali va effettuata comunicazione alla Motorizzazione, per l’annotazione sulla carta di circolazione, pena una multa da 705 euro e in certi casi il ritiro della carta di circolazione. Inoltre in caso di sanzione al conducente, quando alla guida c’è chi ha in prestito l’auto, la responsabilità potrebbe ricadere sia su di esso che sul proprietario, tutti e due possono essere responsabili del pagamento della multa.
Nel caso di sanzione accessoria come decurtazione dei punti, ma nella situazione di contestazione immediata, questa avverrà per chi guidava e non per il proprietario. Se differita, se cioè il verbale arriverà dopo presso la residenza del proprietario, quest’ultimo dovrà comunicare i dati del conducente entro 60 giorni dalla notifica, per evitarsi una multa da 282 a 1.142 euro.
Un problema in caso di sanzioni e di sinistri
Nel caso si ponesse in essere una sanzione accessoria più grave come il sequestro del veicolo, in sua sostituzione ci sarà solo una sanzione pecuniaria maggiorata. E nel caso il il conducente a cui hai prestato l’auto rimanesse coinvolto in un sinistro stradale? Se la responsabilità dell’accaduto è sua, l’assicurazione auto dovrà risarcire i danni.
Questo è quanto accade se non ci sono limitazioni nel contratto di polizza Rc auto, magari relative a risarcimento solo per il proprietario e non per eventuali altri conducenti. Nel caso gravissimo si commettesse un reato, con l’auto prestata, bisogna ricordare che comunque la responsabilità penale è sempre personale, secondo l’articolo 27 della Costituzione, quindi la colpa sarà di chi conduce.