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Semaforo rosso, da oggi la multa non è più valida in questi casi I In tanti si stanno salvando

infrazione-semaforo-rosso-tuttosuimotori.it
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La multa per chi non rispetta il semaforo rosso è piuttosto salata ma in caso di contestazione, la presenza dei “vizi formali” sul verbale è più semplice da dimostrare e ciò aumenta le possibilità di accoglimento del ricorso

La sanzione amministrativa che si applica a chi non rispetta il semaforo rosso è prevista dagli articoli 41 e 146 del Codice della Strada. Il costo della sanzione è di 163 euro se l’infrazione viene commessa nelle ore diurne, è di 200 euro se invece viene commessa tra le 20.00 e le 7 del mattino. Vi è poi una sanzione accessoria di decurtazione di 6 punti dalla patente di guida, che diventano 12 se il guidatore è neopatentato.

I motivi più comuni per i quali si può contestare la multa per il passaggio col rosso al semaforo, sono svariati. In particolare è possibile avviare un ricorso se condizioni del traffico non hanno consentito il rispetto del semaforo oppure se il guidatore o un passeggero erano in stato di necessità e dovevano a raggiungere il medico o il pronto soccorso.

La legge tollera il mancato rispetto del semaforo anche per altri casi eccezionali, ad esempio, se vi era una situazione di pericolo non altrimenti evitabile, oppure per il passaggio dell’ambulanza o per l’attraversamento improvviso di un animale o di un passante che ha obbligato il guidatore ad un manovra anomala o ancora per il pericolo caduta oggetti dall’alto o di lato o la vicinanza inesorabile del veicolo con la linea di arresto.

Inoltre l’articolo 146, comma III bis, prevede che: “Quando lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 3 per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi….

La presenza di “vizi formali”

Oltre ai motivi che abbiamo visto sopra, il ricorso contro la multa per passaggio con semaforo rosso si può fare anche in presenza di “vizi formali” sul verbale di contestazione che è decisamente più semplice da dimostrare.

notifica-multa-tuttosuimotori.it
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Il verbale incompleto può essere un caso tipico ma può essere ricorrente anche il ritardo  per la notifica che viene comunicata oltre i 90 giorni dalla commissione dell’infrazione oppure per l‘errata indicazione del modello del veicolo o del numero di targa.

Per ottenere l’annullamento tramite ricorso al giudice o al prefetto, serve dimostrare con prove incontrovertibili di avere ragione. Prima di avviare un ricorso, bisogna inoltre considerare che nel caso di mancato accoglimento, spesso l’importo originario della sanzione viene aumentato.