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F1: a SPA Hamilton domina, Vettel sfortunato

Il britannico ha domincato il GP del Belgio dall’inizio alla fine. Peccato per Vettel, che ha perso il podio all’ultimo giro a causa di un pneumatico

Dopo un’ottima partenza di Perez, che ha girato davanti a tutti la prima curva, Hamilton ha subito rimesso le cose in chiaro, prendendosi la testa della corsa e iniziando a martellare giri veloci con un ritmo impressionante tale da avere, dopo appena 9 giri, quasi 18 secondi di vantaggio sul secondo, che nella prima parte di gara è stato un ottimo Sergio Perez.

Seconda posizione al traguardo per un poco convincente Nico Rosberg: se vuole puntare al mondiale, non può permettersi di fare errori grossolani come quelli di oggi, mettendo in atto una partenza disastrosa. Una volta ritrovato il bandolo della matassa, però, il tedesco ha iniziato a spingere e, forte anche della miglior monoposto di Formula 1 del campionato, ha reuperato le posizioni perse in partenza, attendendo la sosta di Perez per passargli davanti.

Chiude il podio un ottimo Romain Grosjean, che ha sfruttato al meglio una Lotus totalmente scarica aerodinamicamente (per sfruttare al meglio i lunghi rettilinei del circuito delle Ardenne) e, dopo essere scattato dalla nona posizione, ha tentato sempre di attaccare, risalendo il gruppo in pochissimo tempo e rimanendo a ridosso della quarta posizione per gran parte di gara, prima di sfruttare al meglio l’episodio sfortunato che ha segnato la gara di Vettel ed ha consegnato un importantissimo podio alla Lotus.

Ai piedi del podio troviamo un buonissimo Daniil Kvyat, il pilota che forse ha animato la gara più di tutti: partito dalla dodicesima posizione, non ha esitato nemmeno un attimo prima di iniziare ad attaccare la concorrenza, mettendo a segno alcuni sorpassi spettacolari e difendendosi come un mastino ad ogni attacco degli avversari. Almeno questo quarto posto è una buona notizia per una Red Bull che, dopo la bella figura fatta in Ungheria, anche oggi ha visto una delle sue due monoposto fermarsi per problemi tecnici. Questa volta è stato Ricciardo a terminare in anticipo la sua gara, a causa di un problema di elettronica della sua RB11 che, dopo la violenta staccata dell’ultima chicane, si è spenta dopo essere rimasta con il cambio bloccato in quinta marcia.

Quinta posizione per uno strepitoso Sergio Perez, anche lui bravo a sfruttare le caratteristiche della sua monoposto in configurazione scarica. Dopo aver sgomitato nelle primissime fasi di gara, ha dovuto fare i conti con i limiti del progetto della sua monoposto, cogliendo comunque un’ottimissimo risultato, visto che con il podio della Lotus, la situazione in classifica costruttori si è notevolmente complicata. Come per la Red Bull, anche la Force India ha un bicchiere mezzo vuoto da guardare: Perez infatti è l’unico pilota del team indiano ad aver preso parte alla gara, visto che Hulkenberg non ha nemmeno iniziato la gara a causa di un problema tecnico che ha causato lo spegnimento della sua vettura al termine del giro di riscaldamento.

Sesta posizione per Felipe Massa, che ha preceduto di poco un ottimo Kimi Raikkonen, autore di una gara di sostanza che lo ha portato dalla sedicesima alla settima posizione.
Ottavo Verstappen autore di un paio di sorpassi davvero strepitosi e di un duello con Grosjean che ha fatto saltare tutti dalla sedia.

Nona posizione per il finlandese Valtteri Bottas (che perde di nuovo la quarta posizione nel mondiale piloti a beneficio del connazionale Raikkonen), che ha visto la sua gara segnata da un imbarazzante errore commesso ai box: alla prima sosta, i meccanici hanno montato le gomme sbagliate alla FW37 del finlandese, montando 3 pneumatici soft ed uno (il posteriore destro) medium. Questa svista è costata un drive through al pilota, che ha perso importanti secondi che hanno inciso molto sul suo risultato finale. Togliendo 26 secondi dal suo tempo finale, infatti, si nota come Bottas sarebbe potuto tranquillamente salire sul podio.

Chiude la top ten lo svedese Marcus Ericcon, che porta un altro punticino importante in casa Sauber. Il team svizzero, adesso vede a sei punti di distacco la McLaren-Honda e l’ottava posizione nel campionato costruttori sarebbe molto importante a livello economico per le sorti del team.

Undicesima posizione per Felipe Nasr, seguito da un deluso Sebastian Vettel. Il pilota tedesco della Ferrari, infatti, ha condotto una gara eccellente, partendo dalla nona posizione e raggiungendo la terza posizione dopo una ventina di giri. Una volta conquistata la piazza importante, la Ferrari ha richiamato (giustamente) ai box il suo pilota di punta, montando pneumatici medium sulla Ferrari numero 5. A quel punto, Vettel ha dovuto soltanto mantenere la terza posizione fino alla fine, vista l’impossibilità di attaccare le Mercedes. E qui entra in gioco l’ottima prestazione di Grosjean che, costringendo Vettel a spingere per difendersi, ha causato un degrado improvviso del pneumatico posteriore destro della SF15-T, che è esploso all’inizio dell’ultimo giro, mandando in fumo le speranze di podio della Ferrari.

Chiudono la classifica di gara Alonso, Button, Mehri e Stevens.