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Superbike, GP di Assen: Sykes timbra la Superpole

Sykes ha dimostrato ancora una volta di essere fortissimo sul giro "secco"
Sykes ha dimostrato ancora una volta di essere fortissimo sul giro “secco”

Asfalto freddissimo (14°C) ma l’atmosfera è scaldata dai duelli a distanza tra i piloti. Servono 13°C per riuscire a scaldare le gomme in modo ottimale e portarle in temperatura per avere prestazioni ottimali. Nella prima sessione si comincia un po’ a tentoni per cercare il set up ideale considerando le numerose incognite ambientali. Chi si trova subito a suo agio è la Kawasaki, molto veloce nell’ultimo tratto di pista e velocissima se guidata da un formidabile Tom Sykes, che si porta al comando davanti a Davide Giugliano e a Jonathan Rea. Prima Aprilia ufficiale in quarta posizione con Sylvain Guintoli davanti a Loris Baz e al compagno di squadra Eugene Laverty. Il grande escluso della prima sessione è Davies che, forse ingenuamente, non ha utilizzato la gomma da qualifica e ha girato con una moto inguidabile a causa delle gomme fredde. Nella seconda sessione tutti i piloti entrano in pista con pneumatici da qualifica. Comincia subito Checa ma il solito Sykes, esperto del giro veloce, demolisce la prestazione dello spagnolo con 1’35”315. Ultimo round della sessione di qualifiche per andare a delineare la griglia di partenza. Tra i nove piloti che scendono in pista non fa più notizia la prestazione di Tom Sykes che, nei pochi minuti disponibili, timbra un 1’35”043 piazzandosi davanti a Jonathan Rea, davvero a suo agio sul circuito di casa per il suo team ma staccato di quasi sei decimi, ulteriore conferma dell’efficacia di Sykes. A chiudere la prima fila c’è Eugene Laverty, che precede il compagno di squadra Sylvain Guintoli e Loris Baz. Finalmente Italia con la sesta posizione di Davide Giugliano, distante 1”283 dalla vetta e con Marco Melandri che segue in settima. Ottava casella per la Ducati di Carlos Checa davanti a Michel Fabrizio e Jules Cluzel. Dispiace dire che Badovini, durante le prove libere della mattina, ha subito un lieve infortunio, causato da un high side. Ecco la griglia di partenza:
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’35.043

2. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1’35.639

3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’35.814

4. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’35.973

5. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’36.166

6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1’36.326

7. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1’36.330

8. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1’36.438

9. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 1’37.570

10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1’36.837

11. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1’36.937

12. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 1’38.561

13. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1’37.865

14. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 1’38.016

15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 1’39.420

16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1’40.534

17. Mark Aitchison (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 1’41.408

18. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1’42.390

19. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2’01.728