Truffe auto, adesso ci riescono anche al telefono: se ti dicono questa cosa non crederci mai I Ondata di casi in tutta Italia
L’epoca moderna ci ha portato molti vantaggi, ma purtroppo ci ha anche resi molto vulnerabili a subdole truffe.
Le cronache quotidiane ci mostrano sempre più italiani che cadono in queste insidie, spesso a causa della loro ingenuità o semplicemente perché non prestano la dovuta attenzione. In particolare, le truffe legate al mondo delle auto sembrano essere in costante aumento.
Uno dei più comuni modi per mettere a segno una truffa è quello di spacciarsi per un’autorità legittima, come ad esempio la polizia stradale o il comune, e richiedere un pagamento immediato per una presunta violazione del codice della strada. La falsa multa sotto il tergicristallo dell’auto è solo uno dei tanti esempi di questo tipo di inganno.
Questo stratagemma si avvale di una notifica a carattere ufficiale, con tanto di simbolo contraffatto del comune e avviso di sconto se la sanzione viene pagata entro un certo termine. Il pagamento viene richiesto attraverso l’indicazione di un codice IBAN, che spesso però non corrisponde a quello della presunta autorità che ha emesso la multa, ma a un conto corrente di una carta conto ricaricabile gestita da un prestanome.
Esistono altre tecniche utilizzate dai più insensibili truffatori. Una di queste fa veramente rabbrividire.
Un stratagemma molto comune è quello di inviare a casa una multa croata per una presunta infrazione commessa in quel paese. La vittima potrebbe aver effettivamente soggiornato in Croazia per vacanza o lavoro, ma l’infrazione potrebbe essere stata inventata ad arte. La multa, completa di foto e dettagli dell’infrazione, viene spedita direttamente a casa della vittima, che viene così indotta a pagare l’importo richiesto.
Ma nulla di queste strategie è così subdola come il raggiro messo in atto negli ultimi tempi ai danni di poveri anziani! Come si sa, le persone anziane spesso si trovano sole in casa e mancano quindi della fonte primaria di protezione: la famiglia.
Inavvertitamente, o per buona fede nel prossimo, si intrattengono o addirittura aprono le porte a sconosciuti che si spacciano per essere amici del nipote in difficoltà. In realtà il falso nipote sta giustamente aggiornando al telefono la nonnina o il nonnino delle difficoltà in cui si trova e della necessità di reperire al più presto una certa somma di denaro.
Il malvivente intrattiene al telefono il poveretto così da non dargli la possibilità di chiamare qualcuno di famiglia per chiarire cosa effettivamente stia succedendo al caro nipote: “dai pure i soldi al mio amico, dovrebbe essere da te proprio ora”. Ed il gioco è fatto: il povero anziano con il cuore spezzato farà qualsiasi cosa per soccorrere l’amato parente e affiderà i soldi richiesti all’amico che, praticamente in diretta, ha suonato il citofono per incassare…che poi tanto amico non è!