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Europeo CIK-FIA KF-KF Junior rd. 3: le pagelle

Come di consueto, ecco le pagelle dell’ultimo round dell’Europeo KF e KF Junior corso a Kristianstad. Ci saranno delle pagelle finali della serie in un successivo articolo. Come sempre, ruibadiamo che si tratta di valutazioni puramente soggettive.

KF JUNIOR

Christian Lundgaard: 10 Dopo qualifiche non brillantissime e il nono posto al termine delle batterie, in prefinale si esalta, andando a prendersi una vittoria che gli vale la pole in finale, che domina dall’inizio alla fine. Un vero e proprio rullo compressore che ha spiazzato tutti i suoi rivali.

Kenny Roosens: 4 In questa rubrica i voti solitamente non scendono mai oltre il 5, ma in questo caso, purtroppo, tocca fare un’eccezione perchè quello che combina nel corso delle batterie ha dell’incredibile, visto che precipita dalla prima alla 43. posizione, poi in prefinale butta via tutto fermandosi in pista per sistemare il musetto ed evitare la penalizzazione. Peccato che per lui è arrivata persino la squalifica.

Marta Garcia: 9 Quarta in qualifica, terza in batteria, terza al termine delle due prefinali (se si considerano le posizioni in griglia) e terza in finale. Uno straordinario elogio della regolarità che ancora una volta premia la ragazza spagnola, che in futuro può sicuramente puntare molto in alto.

Felipe Drugovich: 9 Il suo voto sarebbe stato anche più alto se non fosse incappato nella sfortuna delle batterie, che lo hanno fatto precipitare al 12. posto finale. Poi il brasiliano ci mette molto del suo per recuperare questa situazione, recuperando in prefinale e prendendosi il secondo gradino del podio in finale. Un protagonista certamente ritrovato dopo i primi exploit della WSK.

Ivan Shvetsov: 7 Le qualifiche non sono state ottime, ma durante le batterie riesce a capovolgere la situazione a suo vantaggio, giungendo quarto. Vince la prefinale B, che gli permette di scattare in prima fila vicino a Lundgaard, poi però la gara gli riserva brutte sorprese sin dal via e riesce ad artigliare il nono posto finale, dal quale viene retrocesso.

Presley Martono: 6 Una gara che conpleta un weekend in cui si trova sempre tra i primi 10, con un bottino che avrebbe potuto essere più grasso se non fosse incappato in un 23. posto nelle batterie. Fa segnare il giro record della finale, a dimostrazione del suo ottimo potenziale.

 

KF

Marcus Armstrong: 9 Il neozelandese vincitore della finale attraversa un momento non proprio felicissimo in qualifica (una vera roulette) e durante le batterie, che chiude entrambe al 19. posto. In prefinale riesce recuperare sino al 6. posto e in finale riesce ad approfittare dei guai del compagno di squadra Nielsen per andare poi a vincere in modo perentorio, dopo aver beffato tra gli altri Joyner e Hanley. Coglie il primo successo internazionale della carriera nella gara decisiva per il titolo.

Niklas Nielsen: 10 Voto più alto del compagno di squadra per l’ottima gara condotta sin dalle qualifiche macchiata solo dalla sfortuna, che lo priva di una vittoria che avrebbe meritato ampiamente se non fosse stato bloccato da problemi probabilmente di motore che lo hanno costretto ad alzare la mano e abbandonare il gruppo.

Tom Joyner: 9 Bravo a rimanere sempre e costantemente in zona podio in tutte le fasi della gara, riuscendo ad emergere nel parapiglia che si è scatenato nelle fasi centrali della finale e andando a prendersi un podio che gli avrebbe fruttato la parità numerica con Ben Hanley in classifica.

Ben Hanley: 8,5 Fa tutto in modo superlativo, dalle qualifiche alle batterie passando per la prefinale. Poi in finale nella confusione viene passato prima da Nielsen e poi da Armstrong, oltre che dal rivale diretto Joyner e da un Hasnnes Janker in ottimo stato di forma. Un quarto posto che sa di trionfo.

Hannes Janker: 8 Per il tedesco una gara che è iniziata nel segno della velocità, con il quarto posto in qualifica ma che sembrava essersi perso dopo le batterie. Invece il tedesco riesce a ricucire lo strappo in prefinale e lanciarsi in una bella rimonta in finale che lo porta al passo con i primi.

Karol Basz: 7 Altro protagonista ritrovato, che nell’ultimo round dell’Europeo si scuote e realizza un’ottima prestazione in qualifica, che non riesce completamente a mantenere in batterie, prefinale e finale, ma che comunque gli consentono di rimanere a ridosso dei primi e punzecchiarli.