Attacco Rolljam: come hackerare la portiera dell’auto | Svelato come aggirare i sistemi di protezione del codice di sblocco
I ladri d’auto, sempre più tecnologici, di pari passo all’innovazione presente sulle auto, riescono ad aggirare anche i sistemi di protezione più moderni.
La tecnologia nel mondo dell’automobile ha fatto, durante tutti questi anni passi da gigante, a favore di funzionalità sempre più innovative, in grado di supportare il conducente alla guida e anche di incrementare la sicurezza e il comfort a bordo. Man mano che questa tecnologia aumenta di livello, anche i ladri d’auto di pari passo si adeguano.
Ad oggi infatti, il fenomeno dei furti d’auto è in costante crescita, in tutte le regioni italiane, dimostrando come le tecniche dei ladri si sono affinate proprio seguendo i ritmi della tecnologia. Hanno imparato ad essere tecnologici proprio come lo sono i loro bottini, non fermandosi davanti a nulla.
Pensiamo infatti per esempio quanto rispetto al passato le auto, specialmente nell’accesso all’abitacolo e nell’accensione, siano diventate molto più sofisticate. Se prima per aprire una portiera bastava una chiave molto semplice, è seguito il sistema Remote Keyless Entry (RKE).
In poche parole non è altro che il telecomando per aprire l’auto, non più una chiave fisica da inserire nella serratura della portiera, ma un metodo per aprire e chiudere da remoto, quindi anche in lontananza il veicolo. Seppur un passo avanti nella sicurezza, i ladri hanno saputo prendere di mira e oltrepassare anche questo sistema.
Portiere dell’auto e le tecnologie per aggirare i sistemi di protezione
Anche perché il sistema RKE si serve di onde radio wireless e consta di pochissimi comandi e di poca potenza, per via della piccola batteria all’interno dei telecomandi. Di conseguenza è molto semplice anche la comunicazione tra telecomando e veicolo, e nonostante spesso vengano impiegati segnali crittografati, i ladri riescono a penetrare.
Per chi non ne fosse a conoscenza, da qualche anno ormai, i ladri d’auto hanno messo a punto una tecnica di furto molto innovativa definita Rolljam che si serve di segnali di jamming, disturbo di onde radio, di cattura e riproduzione. In sostanza questa tecnica consta di quattro fasi. La prima è proprio quella che consiste nel catturare i segnali di sblocco.
L’attacco Rolljam per hackerare le portiere dell’auto
La fase successiva prevede il blocco della banda di frequenze dirette verso il veicolo, in modo da ostacolare la ricezione corretta del segnale. La terza parte della tecnica prevede la prova del meccanismo del failover, che è un sistema di scambio con una struttura analoga in caso di guasto o di anomalia di funzionamento di un server o di un hardware.
Ultima fase del Rolljam, una rapida riproduzione dei segnali radio catturati in precedenza. Per mettere in atto questa tecnica i ladri si servono di un dispositivo apposito detto appunto dispositivo Rolljam, che ha la funzione proprio di disturbare il segnale, al fine di catturarlo, tra chiave dell’auto e veicolo.