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Fiat storiche, ricordi l’erede della 500? Dopo un successo clamoroso è scomparsa

L'italiana Fiat 126
L’italiana Fiat 126-tuttosuimotori.it

Nata per sostituire la celebre Fiat 500, il successo della nuova arrivata Fiat 126 è sconvolgente, diventa infatti un modello cult.

Nascere con uno scopo ben preciso e difficile, quello di diventare l‘erede designata di un’icona indimenticabile, è questo il peso che la Fiat 126 si porta sulle spalle ancor prima di vedere la luce e nonostante il compito gravoso, il nuovo modello della Fiat ottiene un grandissimo successo con più di cinque milioni di esemplari venduti.

L’utilitaria Fiat 126 vive un periodo lunghissimo di produzione che va dal 1972 al 2000, nei primi anni in listino al fianco della Fiat 500 non riesce a godere di luce propria, ma appena lo farà diventerà uno dei mezzi preferiti dagli italiani. Presentata al Salone dell’auto di Torino nel 1972, il suo design è ispirato al concept car “city Taxi”di Pio Manzù del 1968 e lo schema meccanico totalmente ereditato dalla Fiat 500.

Si presenta come un modello molto più robusto del suo predecessore, una scocca più resistente, più solida e spaziosa, per una maggiore sicurezza di guida, degli interni più rifiniti, un cambio sincronizzato a 4 rapporti (tranne la prima), il serbatoio del carburante è stato spostato nella parte posteriore della vettura. Il motore condiviso con il Cinquino, un bicilindrico raffreddato ad aria montato posteriormente a sbalzo 594 cc da 23 cv lo stesso della 500 R.

La Seconda Serie e un successo sempre crescente

Nel 1976 arriva sul mercato la Seconda Serie della Fiat 126 con tre versioni disponibili, la Economica o Base, la Personal 2P e la Personal 4P. Tutte hanno cerchi da 12 pollici con nuovo disegno, nuovi mozzi ruote e tamburi dei freni maggiorati, cofano motore leggermente modificato e interni nuovi, in moquette e finta pelle. Le due versioni Personal hanno i paraurti e elementi laterali in plastica anziché cromati.

Modifiche effettuate anche ai fari anteriori che hanno ora anche luci di posizione. La cilindrata del motore viene maggiorata a 652 cc con potenza erogata di 24 cv. Tutte le novità apportate alla Seconda Serie la rendono più appetibile agli occhi del pubblico, decretandone il successo che si espande in lungo e largo.

Un'icona italiana
Un’icona italiana-tuttosuimotori.it

La versione unificata e la 126 Bis

Prodotta negli stabilimenti di Cassino, Termini Imerese, Desio e stabilimenti FSM in Polonia. Nel 1983 esce la versione unificata, cioè venduta in un unico allestimento, quello della Personal 4 non presente più nel listino. Segue nel 1985 un restyling della versione unificata dal nome 126 by FSM.

Alla fine degli anni Ottanta arriva la 126 Bis, l’ultima evoluzione, motore a sogliola, raffreddamento ad acqua e portellone posteriore. Cilindrata e potenza del motore migliorate con 704 cc e 26 cv. La Fiat 126 si rifà anche il look con nuovi cerchi da 13 “con coperture in plastica, fendinebbia e piccolo spoiler posteriore. Il modello così fatto resiste sul mercato italiano fino al 1991 poi sostituito dalla nuova Fiat Cinquecento.