Frode targhe straniere, lo strano caso delle multe che non vengono pagate: ecco come fanno e cosa si rischia
Terminate le vacanze, ora è tempo di tirare le somme ed è il momento di fare i conti con chi ha viaggiato sulle nostre strade e non ha rispettato il Codice della Strada.
Sono molti quelli che sono arrivati con la loro auto in Italia, rischiando però contravvenzioni per eccesso di velocità, passaggio col semaforo rosso, parcheggi illegali e guida senza cintura di sicurezza. Peccato, tuttavia, che molte di queste non saranno riscosse poiché il blocco del sistema Eucaris sta creando non pochi problemi al nostro paese.
Per chi non lo sapesse Eucaris è attivo dal 2016, e rappresenta il sistema in grado di scambiare informazioni sui veicoli e le patenti tra i Paesi membri dell’Unione Europea, in modo a facilitare il pagamento delle multe transfrontaliere.
Negli ultimi mesi la Germania, come i Paesi Bassi e l’Austria hanno negato all’Italia l’accesso al sistema, impedendo quindi di notificare le multe a chi ha violato il Codice della Strada nel nostro Paese. Il ministro delle infrastrutture italiano lo definisce un problema tecnico, ma questo è in vigore da troppo tempo e ha comportato l’inesigibilità di migliaia di multe.
Il blocco di Eucaris da parte di Germania, Paesi Bassi e Austria è legato a una gestione impropria dei dati da parte di un’azienda italiana, il cui nome non è stato ancora reso noto. I tre Paesi europei hanno ritenuto importante interrompere la condivisione dei dati fino alla risoluzione del problema. Di recente il ministro Salvini ha avviato i processi per aprire un dialogo tra i vari paesi.
Eucaris
Eucaris è stata istituita nel 2016 a seguito della direttiva 201182CEE, ed è l’estensione dei primi accordi presi all’inizio degli Anni ’90 da cinque autorità europee per l’interscambio dei dati su targhe e patenti.
Ora ne fanno parte, oltre all’Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Estonia, Regno Unito, Guernsey, Jersey, Isola di Man, Gibilterra, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Irlanda del Nord, Olanda, Romania e Svezia.
Lo sblocco
Ad oggi pare che la situazione tra la Germania e il Bel Paese si arrivata a un punto di volta. Sempre l’eminente giornale segnala che, come riportato da Agenparl, la senatrice Julia Unterberger per evidenziare la criticità di questo blocco, ha sottolineato in Senato che “Solo il comune di Merano ha raccolto 4.000 multe non recapitabili negli ultimi tempi, per un totale di oltre 230mila euro“.
Per coloro che arrivano dalla Germania sulle strade italiane rimane valida l’obbligo di usare la massima prudenza e di rispettare il Codice, perché presto o tardi le multe torneranno a fioccare.