Monopattini elettrici truccati, arriva il banco di prova portatile per smascherare al volo i furbetti
I furbetti sembrano calcare anche la scena della nuova mobilità, lungo le strade della città, a bordo delle due ruote di monopattini elettrici truccati.
La mobilità nelle città ha di sicuro cambiato volto rispetto a una decina di anni fa: non parliamo solo di flotte di auto elettriche o ibride, di colonnine di ricarica, ma anche di quella che viene definita come micro mobilità, mezzi super agili e veloci, capaci di farsi strada nel traffico, per esempio bici elettriche oppure i tanto discussi monopattini elettrici.
Nel variegato mondo della mobilità e dei conducenti, si incrociano sulla strada anche i monopattini truccati, ma allo stesso tempo, per beccarli tutti, è stato messo a punto anche un modo smascherare al volo i furbetti. Si tratta infatti di una vera e propria soluzione che andrebbe ad individuare e riconoscere quelli non proprio a norma.
Sperimentata nella città spagnola di Valencia, che ha contato sulle sue strade, ogni giorno, frutto della diffusione di questo nuovo tipo di mobilità molto spesso non accuratamente regolamentata, fin troppi incidenti. Numeri alla mano, la città della Spagna ha riportato per l’anno 2023 circa 900 sinistri che coinvolgevano i monopattini elettrici.
L’incremento del numero di incidenti è stato spesso conseguenza, non solo della mancanza di un codice di comportamento, ma anche delle modifiche, naturalmente illecite, apportate, dai proprietari ai monopattini elettrici, con la volontà di aumentare la velocità dei loro mezzi, il cui limite massimo è di circa 25 km/h, che poi è anche quello consentito dalla legge.
La soluzione per smascherare i monopattini elettrici truccati
Il compito dunque degli agenti e delle forze di Polizia Locale è stato quello di trovare un modo per beccarli. Detto, fatto, grazie a vere e proprie power bank portatili, veri e propri banchi di prova trasportabili, realizzati grazie anche al supporto della ricerca dell’Università Politecnica di Valencia.
La loro funzione è quella di analizzare e verificare nell’immediato la capacità di potenza e soprattutto la velocità massima raggiungibile da questi monopattini elettrici. In sostanza, quello che fa l’agente, è posizionare il monopattino elettrico su questa specie di power bank e premere l’acceleratore, per verificarne le prestazioni.
Un banco di prova portatile per accertare velocità e potenza
È in questo modo che viene svelato l’arcano: se il monopattino supera i 25 km/h del limite di velocità, viene immediatamente bloccato e il conducente si becca una multa salata fino a 500 euro, non proprio il prezzo che qualcuno vorrebbe pagare per una passeggiata in monopattino.
Diciamo che questa modalità di smascheramento da parte delle autorità spagnole, non vuole solo essere una pura ammonizione ma più che altro un monito a considerare i rischi che questo genere di pratica, soprattutto su una mobilità così leggera e fragile, può comportare.