Home » Rottamazione, conviene attraversare il confine per farla senza sborsare un capitale | Tutti stanno andando qui

Rottamazione, conviene attraversare il confine per farla senza sborsare un capitale | Tutti stanno andando qui

Autodemolizione
Autodemolizione (Depositphotos)-tuttosuimotori.it

Per alleggerire il peso della spesa che pende sull’automobilista, esiste la possibilità di rottamare l’auto all’estero: regole e documentazione necessarie.

La vita da automobilista è veramente costellata da molteplici spese, da quelle più ordinarie di manutenzione del proprio veicolo alle tasse e agli obblighi, come bolli e revisioni. Ma ci sono anche altre spese che potremmo considerare come extra, come quella relativa alla rottamazione.

E quando si parla di rottamazione auto, non tutti conoscono perfettamente le regole di questo genere di pratiche, essendo comunque per natura leggermente spinose. Una pratica che comunque ha dei costi, dei quali spesso il conducente farebbe a meno.

Ed ecco che spunta la remota possibilità di rottamare l’auto all’estero. Tutto prende forma a partire da un documento, il certificato di rottamazione, rilasciato e valido in tutto il territorio europeo. In pratica la rottamazione all’estero segue più o meno la stessa prassi di quella in territorio nazionale.

Il proprietario dell’auto, la consegnerà presso un centro di demolizione autorizzato e di conseguenza richiederà, e gli verrà rilasciato, quel certificato di cui appena sopra parlavamo. Questo ovviamente nel caso in cui non si decide di dare in permuta al concessionario l’auto più vecchia per una nuova.

Rottamazione all’estero: regole e documentazione

In entrambi i casi, sia di rottamazione presso il concessionario, sia di consegna presso il centro di autodemolizione, il proprietario è tenuto a ricordarsi di effettuare la cancellazione del veicolo dal PRA dal Pubblico Registro Automobilistico, presentando la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione. Ovviamente è consigliabile sempre assicurarsi che sul veicolo non penda mai un fermo amministrativo, effettuando una visura PRA sulla targa, se così fosse bisognerà prima di tutto procedere alla cancellazione.

Quando si presenta la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione, ci sono alcuni documenti che verranno richiesti nella pratica anche in Italia, necessari affinché vada a buon fine, quindi è il caso di tenerli già a disposizione. Primo fra tutti il certificato di proprietà o il foglio complementare, Carta di Circolazione o DUC, targhe.

Pile di auto pronte per la demolizione
Pile di auto pronte per la demolizione(Depositphotos)-tuttosuimotori.it

Un possibile modo per risparmiare sui costi

Non deve mancare il documento di riconoscimento e il relativo codice fiscale, un’istanza unificata compilata sempre con un documento d’identità e ovviamente il certificato di avvenuta demolizione estero con in allegato la traduzione ufficiale. Ma la parte più importante di questa pratica deve ancora arrivare.

Va bene effettuare la rottamazione del proprio veicolo all’estero, ma questi appena elencati, sono i documenti da presentare in sede italiana successivamente alla demolizione estera. Il proprietario dell’auto dovrà presentare al PRA il documento di cessazione della circolazione per demolizione, che servirà anche per evitare di pagare la tassa di bollo su un’auto che nemmeno più si possiede.