Truffa al pedaggio, così non ha pagato per anni I Il trucco banale ma efficace adesso gli costa caro
Un altro caso di “furbetto”, pedaggi non pagati per una somma di 1.500 euro, indagato per truffa.
Sembrerà strano e difficile, eppure c’è qualcuno che è riuscito a fregare il pedaggio del casello autostradale, e non è la prima volta. La tecnica a quanto pare abbastanza consolidata, fruttava il passaggio gratuito al pedaggio. I fatti sono avvenuti all’uscita di Ceprano, di Caianello, di Capua, di Napoli Nord e di Frosinone.
Ad essere indagato per truffa, parliamo di pedaggi non pagati per la somma di 1.500 euro, il danno alla Società Autostrade, è un’automobilista della zona di Cassino. Secondo le indagini a suo carico avrebbe eluso il pedaggio al casello per 16 volte, in un periodo che va da dicembre 2020 a dicembre 2022.
La tecnica dei cosiddetti furbetti del pedaggio non sembra così macchinosa alla fine, l’uomo non faceva altro che accodarsi alla vettura immediatamente precedente, una volta alzata la sbarra del casello e la vettura che gli stava davanti riprendeva il tragitto, il conducente furbetto gli stava alle calcagna senza dover così pagare il ticket.
Un danno alla Società Autostrade, indagato per reato di truffa
L’uomo è stato incastrato dalle telecamere che si trovano all’uscita dei caselli autostradali e la somma di tutti quei pedaggi non pagati hanno fatto scattare immediatamente la denuncia e la successiva iscrizione sul registro degli indagati per reato di truffa reiterata nel tempo, rischiando una pena da 6 mesi a 3 anni.
La scusante dell’automobilista incastrato è stata quella del risparmio sulle spese: viaggiando molto e spesso per lavoro, l’uomo avrebbe voluto risparmiare qualcosa del suo budget, che aveva già subito un colpo durante la pandemia e ha pensato di farlo nel modo meno corretto, arrecando danno per una cospicua somma alla Società Autostrade che si è presentata ovviamente come parte offesa e pretende la restituzione del denaro.
Un caso simile nel mese scorso
L’uomo di Cassino non è stato però il primo furbetto. Soltanto il mese scorso, c’è stato un caso simile: un uomo anziano di 83 anni, residente in una casa di riposo di Fiuggi, a bordo di una Fiat Punto, sembra usasse la stessa tecnica, accodarsi alla macchina precedente per eludere il pagamento del pedaggio.
L’autostrada che percorreva era l’A1, una volta Roma, una volta la Reggia di Caserta o Napoli, l’anziano signore viaggiava. Indagato anche lui per reato di truffa ai danni della Società Autostrade, quando è stato bloccato nel suo comportamento illegale ha spiegato le sue ragioni, mostrando nessun segno di pentimento, affermando di averlo fatto perché riteneva inconcepibile il fatto di dover pagare un servizio che secondo lui doveva essere offerto gratuitamente a tutti.