Auto elettriche addio: non ha funzionato, i Costruttori fanno dietrofront, non le faranno più
Le case automobilistiche scelgono un rimpasto per i loro piani futuri, il motivo? La richiesta non era quella che si pensava.
L’inaspettato rallentamento della domanda di auto elettriche le ha obbligate a riconsiderare le strategie sulle auto elettriche. Così se prima si assisteva a un fiorire di “all-in” sulla mobilità elettrica. Ecco cosa fanno le numerose case
La casa inglese Aston Martin avrebbe dovuto lanciare il prossimo anno la sua prima auto elettrica di nuova generazione, ma ha cambiato la data al 2026.
Il ceo dell’Audi, Gernot Döllner, ha annunciato già alla fine del 2023 la volontà di voler rallentare l’idea fatta, che prevedeva il lancio di soli modelli elettrici dal 2026 con motori termici dal 2033. È stato anche detto che se vi fossero modifiche normative, Audi sarà pronta ad adattarsi.
Nel 2020 la Bentley aveva annunciato che entro il 2030 sarebbe diventata un marchio completamente elettrico. Proprio quel piano è stato rinviato, per concentrarsi maggiormente sui modelli ibridi plug-in.
Le scelte tagliate
Ford ha ridotto la spesa annuale pianificata per i veicoli elettrici dal 40 al 30% per destinare maggiori risorse all’ibrido. Maserati con Quattroporte è stata spostata dal 2025 a data da destinarsi, visto che il tridente ne ha momentaneamente sospeso lo sviluppo. Si dice che il rallentamento sia dovuto a dubbi sulla natura della Quattroporte.
Mercedes pensava di poter raggiungere nel 2025 la quota del 50% di veicoli elettrificati, a febbraio il ceo Ola Kaellenius ha spostato l’obiettivo al 2030. Il manager ha voluto anche rassicurare clienti e investitori sul fatto che la casa tedesca potrà continuare a produrre motori per il prossimo decennio. Porsche ha recentemente rivisto verso il basso i suoi obiettivi sull’elettrico, affermando che non riuscirà ad arrivare all’80% di auto elettriche vendute entro il 2030 come invece aveva previsto in passato.
Si andrà avanti
L’obiettivo dichiarato dal ceo Luca de Meo per Renault all’inizio del 2022 era di arrivare al 100% delle vendite completamente elettriche nel 2030. Poco più di due anni dopo, i vertici del marchio francese hanno annunciato di voler continuare a offrire parallelamente veicoli elettrici e auto con motore a combustione per i prossimi 10 anni. Toyota avrebbe tagliato di una terzo i suoi piani di produzione di veicoli elettrici per il 2026. Anche Volkswagen per il momento ha confermato i suoi obiettivi per l’elettrico, anche se inferiori entro il 2030.
Infine Volvo non avrà in gamma solo auto elettriche dal 2030, come aveva annunciato in precedenza: ora punta ad avere vendite composte da oltre il 90% di vetture alla spina, quindi elettriche ma anche plug-in, con la piccola percentuale restante composta da vetture mild hybrid.