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Finali internazionali ROK Cup: i risultati

La ROK Cup ha incoronato i suoi campioni nelle finali internazionali 2015, sul circuito di Lonato del Garda,  al termine di un lungo weekend di gara. Esce vincitore dalla serie internazionale Mini ROK Mattia Michelotto, nonostante una penalità sul tempo finale di 1 secondo per la bussata al decimo giro su Leonardo Marseglia, secondo al traguardo, che gli è valsa il comando della gara. Michelotto ha dovuto guardarsi le spalle da Carlton Crawford. Dietro di loro, in lotta, un terzetto composto da Luigi Coluccio, Timotheos Dimitriou e Federico Cecchi, tutti su Tony Kart, in lotta tra di loro. Nella Junior ROK sembrava fatta per Francesco Pagano, che però nell’ultimo giro della finale viene beffato da Denny Carenini e Stuart White, tutti staccati di meno di un decimo sul traguardo, seguiti a breve distanza da Nicola Abrusci e Alessandro Giardelli. Nella ROK, la categoria più importante, Szymon Szyszko ha vinto dominando la finale dall’inizio alla fine, davanti a John Norris e a Daniele Barbero autore di una sorprendente rimonta dal 20. posto. Barbero precede la coppia formata da Michael Mueller e Ludovico Laurini. Nella Super ROK, una penalizzazione di 3 secondi costa la finale a Josep Seppi Sticht, gara che l’olandese era riuscito a fare sua dal 14. giro, terminando in volata con Danilo Albanese, staccato di 85 millesimi. Albanese vince così il trofeo precedendo di 2″5 e Lorenzo Travisanutto, mentre Nicolò Liana, quinto, regola Daniele Bartoletti e Tanja Mueller. I primi 17 posti sono tutti occupati da piloti con telai forniti dal gruppo OTK. Nella Shifter ROK, Giacomo Pollini non ha problemi a conquistare la finale, dove è scattato dalla pole ed è arrivato al traguardo da primattore. A seguirlo, Mattia Vita che ha conquistato il secondo posto grazie a un problema capitato nelle fasi centrali della gara ad Alessandro Buran, che ha chiuso al 16. posto, mentre sul terzo gradino del podio è salito Mattia Lugli, staccato di 2 decimi da Vita. Più staccati, Austin Garrison e Nathan Parkins.