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Vigili urbani come Robocop: non è fantascienza I Super occhiali infrarossi per le multe, per gli automobilisti è finita

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Super occhiali con telecamera a raggi infrarossi per leggere targhe e documenti, attestando eventuali irregolarità. Gli agenti della polizia municipale avranno presto un nuovo strumento per svolgere al meglio i propri compiti.

La sperimentazione partirà a dicembre in due città, Lecce e Arezzo ma è già scoppiata la polemica per la tutela della privacy.

Il progetto pilota in Italia è stato presentato al Comune di Arezzo, città dove gli occhiali speciali saranno sperimentati per la prima volta in Italia dalla polizia locale. Luoghi e circostanze, è stato spiegato, dove serve velocità di intervento per prevenire, fra l’altro, i numerosi episodi di microcriminalità.

“Si tratta di un progetto innovativo – spiega Pierluigi Ferraro e direttore commerciale del gruppo Lab Consulence – e siamo sicuri che lo strumento stravolgerà in senso positivo l’attività della polizia municipale. La nostra idea necessità tuttavia di una sperimentazione sul campo. Il progetto seguirà tre fasi nella sua evoluzione, dal basso fino alla versione più evoluta”.

La sperimentazione partirà dall’1 dicembre per il periodo natalizio. Lo strumento costa 1.000 euro a kit e permetterà di risparmiare non solo tempo ma anche denaro per gli utenti nelle notifiche. Gli occhiali sono anche dotati di una stampante. In questo modo dopo aver visualizzato i dati, in caso di multa, l’agente può procedere a stamparla immediatamente.

Il garante della Privacy

Nel dettaglio, il trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici con dispositivi video è ammesso se si tratta di un compito di interesse pubblico, ma la video sorveglianza richiede un accordo di sicurezza urbana tra Sindaco e Prefettura.

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Dalla polizia però fanno sapere che è tutto nella norma: “il kit presentato è in via di sperimentazione, siamo i primi in Italia, ma non ha nulla a che vedere con il riconoscimento facciale” specifica Aldo Paponcini -Comandante della polizia municipale “ci permette di accedere a banche dati alla quali già abbiamo accesso, ma con modalità di lavoro innovative. Ringrazio il garante per aver posto l’accento su questi aspetti della privacy, perché di fatto si tratta di questioni per le quali ancora non è presente una normativa”.

Basta che l’agente guardi in direzione della targa per acquisirla e nel visore al polso vengono mostrati dati e documenti grazie al collegamento con le principali banche dati. Il vigile può anche scattare fotografie di infrazioni e incidenti, raccogliere dati e immagini geolocalizzati.

“I dati – ha spiegato – vengono proiettati sul visore dell’agente che controlla e può decidere se multare oppure no. La stampante di cui è dotato lo strumento permetterà di avere subito la sanzione pronta. Con la versione finale si arriverà alla notifica digitalizzata”.